Gli agricoltori non si fermanoVerso il blocco di Parigi con i trattori, il premier Attal visita un'azienda
SDA
28.1.2024 - 14:24
Parigi attende con ansia il promesso «assedio» dei trattori previsto da domani per impedire il rifornimento della capitale da parte degli agricoltori in mobilitazione, insoddisfatti delle promesse del governo.
Keystone-SDA
28.01.2024, 14:24
28.01.2024, 14:57
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E oggi, per tentare di alleviare la tensione, il primo ministro Gabriel Attal ha in programma di visitare un allevamento bovino nel dipartimento Indre-et-Loire, dove prenderà la parola, secondo quanto annuncia palazzo Matignon.
Malgrado la sospensione della protesta degli agricoltori, diverse autostrade oggi sono ancora bloccate dai trattori: è il caso dell'A7 nel sud, fra Chanas e Orange e fra Marsiglia e Avignone, dell'A4 nel dipartimento della Mosa, fra Manheulles e Haudiomont, così come l'A9 all'altezza di Nîmes, sempre nel sud, che ieri avrebbe dovuto essere sgomberata.
L'atmosfera è ancora di forte contrapposizione, malgrado le concessioni fatte dallo stesso Attal parlando direttamente agli imprenditori agricoli sulle barricate e la conseguente smobilitazione della protesta annunciata venerdì sera da parte del movimento di protesta.
«Tutte le arterie d'accesso a Parigi saranno occupate»
«Da lunedì 29 gennaio alle 14.00 gli agricoltori dei dipartimenti Aisne, Aube, Eure, l'Eure-et-Loir, Ile-de-France, Marne, Nord, Oise, Pas-de-Calais, Seine-et-Marne, Seine-Maritime e Somme, membri dei sindacati Fnsea e Giovani Agricoltori del Grande Bacino parigino inizieranno un assedio della capitale per un tempo indeterminato», si legge in un comunicato congiunto delle due sigle, che insieme rappresentano la maggioranza della categoria e che non ritengono sufficienti le promesse del governo.
«Tutte le arterie stradali che conducono alla capitale saranno occupate dagli agricoltori», si aggiunge nel comunicato sindacale.
Il presidente della sigla Fnsea, Arnaud Rousseau, in tv ha dichiarato: «Il primo ministro ha preso in considerazione solo una parte delle 122 rivendicazioni che noi abbiamo avanzato», esprimendo la volontà di discutere con Attal punto per punto, «rivendicazione per rivendicazione».