Crisi UcrainaG7 ministri Esteri: Mosca scelga la diplomazia e ritiri le truppe
SDA
19.2.2022 - 19:00
I ministri degli Esteri del G7 rimangono «gravemente preoccupati per il minaccioso accumulo di presenza militare russa intorno all'Ucraina, la Crimea e la Bielorussia».
19.02.2022, 19:00
19.02.2022, 19:05
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E chiedono a Mosca di «scegliere la via della diplomazia», «ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell'Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali».
È quanto si legge nel documento finale del vertice di Monaco. In cui si avverte Mosca che «qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l'Ucraina avrà enormi conseguenze, comprese sanzioni finanziarie ed economiche coordinate su un'ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali».
«Come primo passo», affermano i ministri del G7, «ci aspettiamo che la Russia attui l'annunciata riduzione delle sue attività militari lungo i confini dell'Ucraina. Non abbiamo visto prove di questa riduzione. Giudicheremo la Russia in base alle sue azioni».
Disposizione alla diplomazia
Il G7 «ha preso atto degli ultimi annunci della Russia che è disposta a impegnarsi diplomaticamente.
Sottolineiamo il nostro impegno nei confronti della Russia a proseguire il dialogo su questioni di interesse reciproco, come la sicurezza europea, la riduzione dei rischi, la trasparenza, il rafforzamento della fiducia e il controllo degli armamenti».
I ministri degli Esteri ribadiscono «l'impegno incrollabile per la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini e acque territoriali riconosciuti a livello internazionale». E «riaffermano il diritto di qualsiasi stato sovrano di determinare il proprio futuro e le proprie disposizioni di sicurezza».
Per il G7 «la piena attuazione degli accordi di Minsk è l'unico modo per una soluzione politica duratura del conflitto nell'Ucraina orientale».
I ministri «riconoscono le dichiarazioni pubbliche del presidente Zelensky che sottolineano il fermo impegno dell'Ucraina nei confronti degli accordi di Minsk e la sua disponibilità a contribuire in modo costruttivo. Le aperture ucraine meritano una seria considerazione da parte della Russia».