New YorkGuai per Cuomo: l'FBI indaga sul «Covidgate» e sulle minacce di reppresaglie
SDA
18.2.2021 - 21:17
«Ti distruggo! La tua carriera è finita!»: minacce che il governatore di New York avrebbe rivolto a un membro dell'assemblea statale nel corso di una telefonata. E non sarebbe stata l'unica compiuta ultimamente da Andrew Cuomo.
Il governatore è accusato di aver giurato vendetta e rappresaglie politiche ai membri del suo partito che lo hanno criticato o non difeso abbastanza dal «Covidgate». Lo scandalo, su cui indagano anche il procuratore federale di Brooklyn e gli uomini dell'Fbi, rischia ora di travolgere la sua di carriera.
Un'incendio che potrebbe mandare in fumo tutte le ambizioni coltivate da Cuomo nell'ultimo anno, quando il protagonismo sul fonte della lotta alla pandemia lo aveva catapultato sul palcoscenico nazionale e internazionale e consacrato agli occhi dell'opinione pubblica come il vero anti-Trump.
Dati comunicati da Cuomo falsi
Peccato che alcuni dei dati meticolosamente snocciolati da Cuomo in mesi e mesi di conferenze stampa quotidiane si siano rivelati falsi. Come quello del numero delle vittime tra i pazienti delle case di cura newyorchesi, quasi dimezzato col probabile intento di evitare critiche nel momento in cui l'amministrazione dell'ex presidente aveva deciso di aprire un'indagine.
Cuomo, insomma, avrebbe nascosto le reali cifre non contando i decessi degli ospiti delle case di cura avvenuti in ospedale. Per i detrattori una mossa meramente politica per non danneggiare la sua immagine di leader nella lotta al Covid.
Ma adesso quella immagine potrebbe andare in frantumi, così come il futuro politico di Cuomo. Oltre ai possibili guai giudiziari, gran parte del suo partito lo starebbe ormai scaricando. Ben 14 membri democratici del Senato dello stato di New York hanno firmato una dichiarazione criticando l'eccessiva autorità attribuitagli nella lotta alla pandemia.
Democratici pronti a revocare al governatore i poteri speciali
I vertici dem, quindi, con un voto fissato per la prossima settimana sono pronti a revocare al governatore i poteri speciali conferitigli a suo tempo: come quello di decidere da solo sui lockdown e le altre restrizioni anti-contagio o quello di dire l'ultima parola sulla distribuzione dei vaccini.
Un potere quasi assoluto che ha creato non pochi contrasti con gli amministratori locali, compreso il sindaco di New York Bill de Blasio. Proprio quest'ultimo, notoriamente acerrimo avversario politico del governatore, aveva chiesto nelle ultime ore di indagare: «Abbiamo bisogno di sapere la verità».
Ma lo spettro che più inquieta Cuomo è quello di un possibile impeachment, con la richiesta di una messa in stato di accusa che monta di giorno in giorno. Per una delle dinastie italoamericane più celebrate della storia di New York sarebbe una macchia difficile da cancellare.