Covid Stati Uniti: 24'000 morti in 9 giorni, seconda dose in Israele

SDA

10.1.2021 - 21:54

Migliaia di persone sono scese oggi in strada a Praga per protestare contro le restrizioni imposte dal governo ceco.
Migliaia di persone sono scese oggi in strada a Praga per protestare contro le restrizioni imposte dal governo ceco.
Keystone

La pandemia ormai è sempre più una rincorsa di numeri, in una gara tra il virus – con le sue varianti sempre più numerose – e il vaccino.

E se da una parte ci sono le cifre dei contagi e dei morti che non si fermano in tutto il mondo e anzi segnano nuovi record, come i 24'000 decessi registrati negli Stati Uniti solo dall'inizio dell'anno, dall'altra c'è l'inseguimento dell'immunità con le campagne vaccinali.

Non senza proteste per le restrizioni imposte dalla battaglia al Covid, come quelle che hanno visto migliaia di persone scendere in piazza a Praga.

Vaccini: Israele al giro di boa

Sul fronte della maratona per i vaccini i capofila – almeno per quanto riguarda i numeri assoluti – sono per il momento Cina, Stati Uniti e Israele – quest'ultima però vanta il primato per quanto riguarda la percentuale di abitanti vaccinati, il 20%.

E può ora annunciare di essere arrivato al giro di boa, con l'inizio della seconda fase della vaccinazione di massa e la somministrazione della seconda dose.

A partire da domani saranno vaccinati «170'000 israeliani al giorno: un record mondiale», ha esultato il premier Benyamin Netanyahu accogliendo all'aeroporto Ben Gurion il nuovo carico inviato dalla Pfizer, oltre 700'000 dosi.

Nello Stato ebraico è già stata vaccinata una persona su cinque: 1,8 milioni di iniezioni per circa 8,8 milioni di abitanti, un rapporto che pone il paese in cima alla classifica mondiale, seguito dal Bahrein, che ha vaccinato con la prima dose il 10% dei suoi cittadini.

Gran Bretagna prima

In Europa è sempre il Regno Unito in testa in termini assoluti (1,3 milioni di iniezioni, con l'obiettivo di arrivare a 13 milioni a metà febbraio), anche se in percentuale la classifica è guidata dalla Danimarca, che ha vaccinato l'1,98% della sua popolazione.

A fronte di questa gara al vaccino i paesi devono però ancora fare i conti con i bilanci delle vittime. Da ultima è stata la Germania a oltrepassare la soglia dei 40'000 morti e le prossime settimane, ha ammonito la cancelliera Angela Merkel, saranno «la fase più dura della pandemia».

Il paese per ora ha vaccinato circa 532'000 persone, più o meno lo 0,6% della popolazione. Un ritmo che continua a scontentare molti in Germania, dove da giorni rimbalzano sui media le polemiche per una gestione della campagna ritenuta al di sotto delle aspettative.

Spuntano nuove varianti del virus

Ad alimentare le preoccupazioni riguardo l'efficacia dei vaccini continuano poi a spuntare sempre nuove varianti del coronavirus. L'ultima è stata isolata in Giappone ed è in parte simile a quelle segnalate nel Regno Unito e in Sudafrica.

Per le autorità sanitarie nipponiche al momento non ci sono prove che il nuovo ceppo sia più contagioso e si sta studiando se può causare sintomi gravi e se sia o meno resistente ai vaccini.

Intanto anche in Africa è iniziata la somministrazione del farmaco. Il primo paese del Continente ad avviare la campagna di somministrazione sono state le Seychelles, che hanno ricevuto 50'000 dosi di vaccino cinese donate dagli Emirati Arabi Uniti.

Il presidente Wavel Ramkalawan e diverse personalità dell'arcipelago sono stati tra i primi a farsi vaccinare in diretta tv in un ospedale della capitale Victoria.

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