Picchiata dalla sorveglianza in metroLa 16enne iraniana Armita Geravand è morta dopo un mese in coma
SDA
28.10.2023 - 09:41
La 16enne Armita Geravand, finita in coma 28 giorni fa dopo essere stata picchiata dalla sorveglianza della metropolitana di Teheran a causa di un diverbio perché non indossava il velo, è morta. Lo riportano i media.
28.10.2023, 09:41
28.10.2023, 10:54
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La 16enne, che era entrata in coma l'1 ottobre, si trovava nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Fajr della capitale iraniana.
Testimoni presenti nella metropolitana di Teheran, intervistati dal Guardian, avevano affermato che la polizia morale aveva colpito con violenza la ragazza, provocando un'emorragia alla testa. Da parte loro, funzionari iraniani hanno negato qualsiasi contatto fisico con la 16enne, affermando che l'adolescente era svenuta a causa di un calo della pressione sanguigna ed aveva sbattuto la testa. Nelle interviste pubblicate dai media statali, i genitori e i compagni di classe sarebbero stati costretti a ripetere la versione ufficiale dell'incidente.
Le forze dell'ordine hanno pubblicato sulla televisione di Stato spezzoni dei video delle videocamere della metropolitana, in cui si vedeva che Geravand entrava nella stazione e poi nel vagone, dal quale poco dopo il suo corpo veniva portato fuori dai suoi amici. Tuttavia, gli attivisti hanno protestato, sottolineando che il video era stato «tagliato» dalle autorità.
Il 5 ottobre Shahin Amadi, la madre della 16enne, era stata arrestata dopo avere gridato contro le forze di sicurezza perché non le avevano permesso di visitare la figlia in ospedale. Successivamente, le forze di sicurezza avevano permesso ai genitori di visitare la figlia la solo poche volte.
Il caso di Armita ricorda quello di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana arrestata per non aver indossato correttamente l'hijab e morta mentre era in custodia di polizia il 16 settembre dell'anno scorso. La sua morte scatenò proteste antigovernative a livello nazionale, che continuarono per mesi.