Iran La cittadina irano-britannica rilasciata, ma convocata per una nuova imputazione

SDA

7.3.2021 - 14:51

Richard Ratcliffe, marito di Nazanin Zaghari-Ratcliffe, davanti all'ambasciata iraniana a Londra nel giugno 2019.
Richard Ratcliffe, marito di Nazanin Zaghari-Ratcliffe, davanti all'ambasciata iraniana a Londra nel giugno 2019.
Keystone

La cittadina irano-britannica Nazanin Zaghari-Ratcliffe, rilasciata oggi a Teheran dopo aver finito di scontare una pena di cinque anni di reclusione per spionaggio, non potrà lasciare l'Iran.

Dovrà comparire nuovamente domenica prossima davanti al tribunale rivoluzionario di Teheran per rispondere di una nuova accusa, non ancora specificata. Lo ha detto all'agenzia governativa Irna il suo avvocato, Hojjat Kermani.

Zaghari-Ratcliffe, dipendente della Fondazione Thomson Reuters condannata a suo tempo a Teheran per un caso presunto di spionaggio – nell'ambito di un processo assai controverso – era stata arrestata nel 2016 durante un viaggio nel Paese d'origine. Alcuni mesi fa, a causa dei rischi di contagio da Covid-19, era stata trasferita dal carcere agli arresti domiciliari presso l'abitazione dei genitori a Teheran, ma con l'obbligo di portare un braccialetto elettronico alla caviglia.

La deputata laburista britannica Tulip Siddiq, eletta nel collegio della zona in cui la famiglia della donna vive e in contatto con il marito di lei, Richard Ratcliffe, ha detto che il braccialetto elettronico è stato rimosso oggi.

Londra condanna

Il ministro degli esteri britannico, Dominic Raab, ha condannato l'annuncio della giustizia di Teheran della convocazione di Zaghari-Ratcliffe per la contestazione di nuove accuse. Raab ha definito «crudele e intollerabile» il trattamento inflitto alla donna e ha intimato all'Iran di restituirle definitivamente la libertà affinché possa tornare nel Regno Unito da marito e figli.