Un commando terroristico ha compiuto una rapina a colpi di khalashnikov ieri a Sbiba, nel governatorato di Kasserine, ed ucciso Khaled Ghozlani, fratello del militare Said Ghozlani assassinato da un altro gruppo di jihadisti il 5 novembre 2016.
Lo ha dichiarato il portavoce del polo giudiziario antiterrorismo di Tunisi, Sofiene Selliti, precisando che il gruppo era formato inizialmente da 12 persone.
I primi elementi dell'inchiesta, ha detto Selliti, hanno rivelato che i 12 componenti del commando sono scesi dalle montagne limitrofe alla città di Kasserine e hanno preso d'assalto una casa a Jebel Mghilla, sequestrandone gli abitanti, per poi rilasciarli dopo essersi impossessati di un grosso pick-up con il quale poi hanno effettuato la rapina che ha fruttato loro un bottino di 320'000 dinari tunisini in contanti, l'equivalente di 107'000 franchi svizzeri.
Dopo la rapina effettuata in maniera violenta, distruggendo tra le altre cose anche le telecamere di sorveglianza, il commando in fuga si è diretto verso la casa dei Ghozlani a Douar Khraifia nei pressi di Jebel Mghilla e ha sparato mortalmente su Khaled Ghozlani. Due le indagini aperte dalla magistratura e affidate all'unità di ricerca per i reati terroristici di El Gorjani.
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