Tensioni Notte tranquilla al nord del Kosovo, oggi nuove proteste serbe

SDA

2.6.2023 - 10:53

Polizia kosovare e soldati KFOR a Zvecan
Polizia kosovare e soldati KFOR a Zvecan
Keystone

La notte è trascorsa tranquilla nel nord del Kosovo, dove anche oggi gruppi di serbi locali si stanno radunando nuovamente davanti ai municipi di Zvecan, Leposavic e Zubin Potok in nuove manifestazioni di protesta.

2.6.2023 - 10:53

I dimostranti chiedono l'allontanamento dei sindaci di etnia albanese eletti il 23 aprile scorso e il ritiro delle unità di polizia kosovara dal nord a maggioranza serba.

'Noi non siamo criminali, vogliamo solo la libertà', 'Non ci caccerete dalle nostre case', 'Vogliamo la pace, non lacrimogeni e bombe stordenti', queste alcune delle scritte su cartelli e striscioni mostrati dai dimostranti a Zvecan, teatro dei violenti scontri del 29 maggio scorso tra manifestanti serbi e truppe Kfor, con un bilancio di trenta militari Nato feriti – 11 italiani e 19 ungheresi – e una cinquantina di serbi.

Nei tre Comuni del nord interessati dalle proteste resta massiccia la presenza di polizia kosovara e delle truppe Kfor, schierate a protezione degli edifici comunali e dei punti nevralgici di acceso alle cittadine.

Ieri l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, dopo incontri separati con i presidente serbo Aleksandar Vucic e kosovaro Vjosa Osmani, a margine del vertice della Comunità politica europea di Chisinau, ha indicato tre richieste precise per sbloccare la «situazione pericolosa» nel nord del Kosovo: nuove elezioni locali, garantire la partecipazione dei serbi del Kosovo e avviare i preparativi per l'Associazione/Comunità delle municipalità a maggioranza serba in Kosovo. In caso contrario, ha avvertito Borrell, vi saranno «gravi conseguenze per le nostre relazioni».

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