Guerra in Ucraina L'Onu sospende la Russia dal Consiglio dei diritti umani

SDA

7.4.2022 - 18:13

Russia sospesa dal Consiglio dei diritti umani
Russia sospesa dal Consiglio dei diritti umani
KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato con 93 voti a favore la richiesta degli Stati Uniti di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra.

7.4.2022 - 18:13

La risoluzione è stata approvata con 93 voti a favore, 24 contrari e 58 astenuti. Per il via libera serviva la maggioranza dei due terzi dei Paesi votanti (dei 193 membri delle Nazioni Unite) e le astensioni non contano.

Dall'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio, l'Assemblea Generale Onu aveva già adottato altre due risoluzioni promosse dagli occidentali: una denuncia a Mosca per l'aggressione (ha ottenuto 141 voti a favore), l'altra è sulla situazione umanitaria (anche qui 140 i sì).

Cina: «Non politicizzate i diritti umani»

«Il dialogo e il negoziato sono l'unica via per uscire dalla crisi in Ucraina. Ci opponiamo fermamente alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani». Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu, Zhang Jun, dopo il voto sulla sospensione.

Pechino è tra i Paesi che ha votato no. «Questa risoluzione non è stata redatta in modo aperto e trasparente», ha aggiunto, sottolineando che la mossa «aggrava le divisioni tra gli Stati membri, aggiunge benzina al fuoco, e non aiuta i colloqui di pace».

24 contrari, 58 astensioni

Sono 24 i Paesi che hanno votato contro la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani. Oltre alla Cina, che si è allineata a Mosca, tra i contrari ci sono: Siria, Corea del nord, Iran, Cuba, Kazakistan, Bielorussia, Bolivia, Congo, Algeria, Eritrea, Etiopia, Mali, Nicaragua, Burundi, Centrafrica, Gabon, Lao, Kyrgyzstan, Tajikistan, Uzbekistan, Vietnam e Zimbabwe.

Tra i 58 astenuti tanti Paesi africani, tra cui Sudafrica, Egitto e Senegal, ma anche Pakistan, Brasile, Messico, India, Iraq e Giordania. In molti casi la posizione degli astenuti è che la decisione di sospendere la Russia è prematura e pregiudicherebbe il lavoro della commissione di inchiesta dell'Onu. Alcuni Paesi invece non hanno votato: il Venezuela aveva annunciato il suo no, poi non si è espressa.

«Grazie a chi ha scelto parte giusta della storia»

«I criminali di guerra non hanno posto negli organismi dell'Onu preposti alla difesa dei diritti umani. Grazie a tutti gli Stati membri che hanno sostenuto la risoluzione dell'Assemblea Generale e hanno scelto la parte giusta della storia». Commenta così su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba la scelta di sospensione della Russia dal Consiglio Onu per i diritti umani.

«Ci difenderemo con ogni mezzo legale»

Il Cremlino è «dispiaciuto» per il voto a maggioranza qualificata dell'Assemblea generale, ma ribadisce che Mosca continuerà a «difendersi» sulla scena internazionale. Lo ha detto a Sky News Uk il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov.

«La Russia continuerà a difendersi con tutti i mezzi legali» a sua disposizione, ha tagliato corto Peskov interpellato al riguardo, e a manifestare il proprio punto di vista rispetto alla crisi ucraina.

Il ministero degli Esteri di Mosca definisce infatti questa decisione «illegale».

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