Diplomazia La Cina valuta la presenza alla conferenza di pace in Svizzera sull'Ucraina

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18.3.2024 - 12:00

La presidente della Confederazione  Viola Amherd e l'ambasciatore cinese Wang Shihting durante il tradizionale ricevimento d'inizio anno a Palazzo federale. (foto del 10 gennaio 2024)
La presidente della Confederazione Viola Amherd e l'ambasciatore cinese Wang Shihting durante il tradizionale ricevimento d'inizio anno a Palazzo federale. (foto del 10 gennaio 2024)
Keystone

La Cina valuta la possibilità di partecipare alla conferenza per porre fine alla guerra in Ucraina che la Svizzera, come Paese neutrale, intende ospitare nei prossimi mesi. Lo ha detto l'ambasciatore a Berna, Wang Shihting, in un'intervista alla Neue Zürcher Zeitung.

Keystone-SDA, pl

Tutte le parti dovrebbero collaborare per chiudere un conflitto iniziato più di due anni fa, ha osservato Wang. «Bisogna evitare che la crisi peggiori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo. Seguiamo da vicino la conferenza sull'Ucraina che la Svizzera ospiterà e stiamo esaminando l'ipotesi di parteciparvi», ha detto il diplomatico.

Nell'intervista Wang ha sottolineato che la Cina ha presentato una strategia per porre fine politicamente al conflitto e ribadito che «la sovranità territoriale di tutti i Paesi deve essere rispettata e la Carta delle Nazioni Unite deve essere rispettata. Dovremmo sostenere la ripresa del dialogo diretto tra Russia e Ucraina il più rapidamente possibile in modo che la situazione possa gradualmente allentarsi».

Conferenza entro l'estate

Il Consiglio federale ha chiarito che intende tenere la conferenza di pace entro l'estate dopo aver lanciato l'idea a gennaio, pur tra le incertezze sull'eventuale partecipazione di Mosca, tutta da chiarire. A febbraio la presidente della Confederazione Viola Amherd ha espresso dubbi sulla presenza della Russia all'inizio dei colloqui.

La conferenza si dovrebbe concentrare sul futuro dell'Ucraina e sulla cosiddetta formula di pace ucraina, con un piano in dieci punti per porre fine alla guerra di aggressione russa. Non si tratta di veri e propri colloqui di pace.

Il piano di pace propugnato dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi prevede, tra le altre cose, il ritiro immediato di tutte le truppe russe da tutti i territori occupati. Tutti i prigionieri di guerra dovrebbero inoltre essere rilasciati. E i politici e i militari russi responsabili della guerra andrebbero processati.