USA 2020 La paura si insinua tra i sostenitori di Joe Biden

René Sollberger, Las Vegas

6.10.2020

A Merritt Island, in Florida, Mary Gonzales non si lascia intimidire, anche se spesso si trova a dover affrontare battute violente da parte dei sostenitori di Donald Trump. La sua cassetta della posta è stata distrutta e adesso due cartelloni a sostegno del candidato democratico alla presidenza, Joe Biden, sono spariti dal suo giardino di fronte a casa. Mary Gonzales si rivolge adesso all’autore del furto con un nuovo cartellone dal messaggio inequivocabile: «Avete forse rubato i nostri cartelloni ma non ci ruberete il voto!», che ha persino mostrato sulla rete televisiva locale News 13.
A Merritt Island, in Florida, Mary Gonzales non si lascia intimidire, anche se spesso si trova a dover affrontare battute violente da parte dei sostenitori di Donald Trump. La sua cassetta della posta è stata distrutta e adesso due cartelloni a sostegno del candidato democratico alla presidenza, Joe Biden, sono spariti dal suo giardino di fronte a casa. Mary Gonzales si rivolge adesso all’autore del furto con un nuovo cartellone dal messaggio inequivocabile: «Avete forse rubato i nostri cartelloni ma non ci ruberete il voto!», che ha persino mostrato sulla rete televisiva locale News 13.
Screenshot News13

I cartelloni a sostegno di Joe Biden spariscono a migliaia dai giardini dei suoi sostenitori. Gli «yard signs» di Donad Trump restano invece, per la maggior parte, al loro posto. La campagna elettorale statunitense assume toni da guerra di giardino…

Nancy Holschuh vive nel bel mezzo di un territorio favorevole a Donald Trump, nella cittadina di Kaukauna, in Wisconsin, circa 300 chilometri a nord di Chicago. A 70 anni, la donna aiuta a realizzare e distribuire cartelloni a sostegno di Joe Biden, il candidato democratico alla presidenza.

«Su dieci cartelli che ho consegnato, cinque sono scomparsi in pieno giorno», afferma. Non possono essere stati i bambini, ne è certa, poiché nella via non ne abitano. «È come una guerra per i sostenitori di [Donald] Trump. Pensano che per vincere sia tutto permesso, anche barare».

Focus sulle presidenziali statunitensi 2020

Gli statunitensi alle urne: «blue News» segue la fase cruciale del duello per la Casa Bianca, non solo dalla Svizzera ma anche attraverso dei reportage di giornalisti svizzeri residenti negli Stati Uniti. Donald Trump o Joe Biden? Il voto è previsto per il 3 novembre.

In passato gli «yard signs» nei giardini degli Stati Uniti erano considerati sacri. Ognuno poteva esprimere la propria opinione anche quando questa era diversa da quella degli altri. Anche durante le scorse campagne elettorali si verificavano furti di cartelloni ma mai in queste proporzioni. Con Donald Trump è cambiato tutto. Il comportamento rude del presidente ha incoraggiato i suoi sostenitori a imitarlo. Senza esclusione di colpi.

Uno spartiacque

«Lo scenario politico è talmente spaccato che alcuni sono letteralmente incapaci di sopportare l’esistenza di un’opinione diversa», afferma Erin Shifflett, professoressa d’inglese quarantaseienne, che vive nel sud-est della Pennsylvania. Anche lei ha visto dei cartelloni pro Biden sparire davanti a casa sua. Si trattava di due cartelloni che lei aveva illustrato. «Queste persone si sentono obbligate a distruggere tutto quello che non condividono.»

Erin Shifflett non si è mai fatta rubare dei cartelloni. Anche in passato, quando viveva in Texas e in Alabama, Stati votati alla causa repubblicana, e mostrava apertamente il suo sostegno ai democratici.

Nonostante tutto, Erin Shifflett non vuole arrendersi. Anzi: vuole sostituire i due cartelloni scomparsi con altri sei. E la sua macchina è ricoperta da adesivi pro Biden, esattamente come quella di suo marito. Ha già ordinato un’enorme bandiera che vuole appendere in cima alla casa. «Per rubarla, bisognerebbe scalare l’edificio come Spiderman.» Il fatto di dover collocare in alto tutti i cartelli non intacca la sua motivazione: «Siamo determinati a far sentire la nostra voce.»

I sostenitori di Donald Trump fanno paura

Gli esempi citati di elettori del Wisconsin e della Pennsylvania non sono casi isolati. In tutto il Paese, i sostenitori di Joe Biden deplorano la sparizione massiccia dei cartelloni, soprattutto durante la notte. Nello stesso tempo, molti elettori democratici, soprattutto i più anziani, sono disorientati. Temendo di essere attaccati dai sostenitori di Trump, non espongono più cartelloni e si limitano a fare donazioni di denaro in modo anonimo.

Alcuni vogliono rimanere fedeli alle loro convinzioni politiche ma non osano farlo poiché temono per la sicurezza della loro famiglia.

Al contrario di altri, Ankur Marwaha non vuole nascondersi e sprona gli utenti dei social a mostrare apertamente la loro opinione. Ha anche messo un adesivo democratico come foto del suo profilo. «Nel nostro quartiere siamo circondati da vecchi elettori di [Donald] Trump», racconta. La sua bandiera a stelle e strisce è quindi appesa al rovescio, «in segno di disperazione».

Ma sotto la bandiera degli Stati Uniti ce n’è anche un’altra con i nomi di Joe Biden e Kamala Harris, che si presenta alle elezioni come candidata democratica alla vicepresidenza. «In giardino abbiamo anche molti cartelloni a sostegno di Joe Biden e dei candidati democratici locali, e tutte le settimane ne metto uno nuovo solo per [infastidire i sostenitori di Donald Trump].»

Paula Kellog cita una casa del suo quartiere davanti alla quale sono esposti almeno 40 cartelli pro Trump, oltre a dieci bandiere e due pick-up ricoperti di pubblicità a favore del candidato repubblicano. «È un’aggressione visiva, anche per i sostenitori di [Donald] Trump.» Kelley Shawn racconta che molte persone la ringraziano per i cartelli pro Biden che espone nel suo giardino e trovano, finalmente, il coraggio di mostrare anche loro come la pensano. «Non dobbiamo restare nascosti nell’ombra.»

Escrementi e brillantini

Da un po’ circolano consigli su come far cessare i furti. La cosa più facile è mettere i cartelloni alle finestre o fissarli in alto sulla casa. Alcuni installano delle telecamere. Una signora di una certa età ha fissato il suo cartellone alla ringhiera della veranda con il fil di ferro, un’altra l’ha collocato in mezzo all’edera velenosa.

Inoltre si moltiplicano i consigli su cosa si può spalmare o vaporizzare sui cartelli per scoraggiare i ladri: dal pepe macinato a una miscela di estratto di menta piperita e Vicks, all’urina di coyote o di cervo – che ci si può procurare nei negozi di caccia. Ma ci sono soluzioni ancora più semplici: olio di oliva, grasso o vaselina con del pepe di Cayenne o dei brillantini. Si possono anche mischiare i brillantini con salsa di Tabasco, miele o escrementi di cane.

I brillantini sono l’ingrediente fondamentale, precisano in un gruppo Facebook poiché restano appiccicati alle mani o alla macchina per settimane, perfino mesi. Una donna scrive: «I brillantini sono l’herpes degli appassionati del fai da te.»

René Sollberger vive negli Stati Uniti dal 2013. Dopo aver trascorso due anni a Boston e poi cinque a San Francisco, si è trasferito a Las Vegas nel 2020. Sposato con una cittadina statunitense, è giornalista economico e politico. In passato , tra le altre testate, ha lavorato per «Cash», «Berner Zeitung» e «Handelszeitung».

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