Guerra in Ucraina «La Russia vuole spegnere il web», ma Mosca nega

SDA

7.3.2022 - 19:02

La Russia starebbe pensando di sganciarsi dalla rete internet globale dall'11 marzo, sul modello della Corea del Nord (foto simbolica)
La Russia starebbe pensando di sganciarsi dalla rete internet globale dall'11 marzo, sul modello della Corea del Nord (foto simbolica)
Keystone

La Russia starebbe pensando di sganciarsi dalla rete internet globale dall'11 marzo, sul modello della Corea del Nord.

I piani svelati dal media bielorusso Nexta Tv e rilanciati su Twitter da un profilo attribuibile ad Anonymous, sono stati prontamente smentiti da Mosca ma aprono uno scenario di isolamento definitivo per i cittadini del Paese dove c'è già il blocco dei principali social network e la defezione di una lunga lista di piattaforme tecnologiche, con molti media indipendenti che sono andati via dopo l'inasprimento della legge sulle «fake news».

Per mantenere l'informazione viva sulla guerra, Anonymous invita tutti gli utenti a mandare sms ai russi.

«Ci sono continui attacchi informatici ai siti russi dall'estero. Ci stiamo preparando per diversi scenari, ma non ci sono piani per disconnettere Internet dall'interno», ha affermato il ministro della Sicurezza Digitale russo in risposta alle indiscrezioni di Nexta Tv.

Il media bielorusso ha pubblicato su Twitter un documento in russo che riporta i dettagli dell'operazione in cui «tutti i server e i domini devono essere trasferiti nella zona russa, mentre si stanno raccogliendo dati dettagliati sull'infrastruttura di rete dei siti».

Varo definitivo di RuNet

Per la Russia sarebbe il varo definitivo di RuNet, la rete web nazionale indipendente approvata nel 2019, una intranet con cui il Cremlino oltre a difendersi da cyber aggressioni esterne avrebbe il pieno controllo della circolazione delle informazioni e delle attività interne.

La legge prevede infatti di convogliare il traffico e i dati del web russo verso nodi controllati dalle autorità statali e di realizzare un Dns (Domain name System, un sistema dei nodi della rete) nazionale per permettere a Internet di continuare a funzionare indipendentemente dalle infrastrutture straniere. Secondo il sito Statista.com, in Russia ci sono quasi 115 milioni di persone che accedono a Internet con una penetrazione di circa l'80%.

Il documento pubblicato da Nexta Tv «sembrerebbe un avviso alle istituzioni a tenersi pronte, una sorta di prova generale di resilienza nel caso ce ne fosse bisogno».

Se venisse attuato per i cittadini «sarebbe una cortina di ferro perché verrebbero messi all'oscuro di tutto e potrebbero usare solo mezzi tecnologici interni controllati e filtrati», spiega Stefano Zanero, professore associato di computer security al Politecnico di Milano.

Una disconnessione totale dalla rete mondiale

«Nel corso degli ultimi anni ci sono già state due prove di disconnessione dichiarate ufficialmente dalla Russia per testare la rete RuNet – sottolinea Pierluigi Paganini, esperto di cybersecurity e intelligence –. Nel caso specifico non si parla di filtro, firewall come la Cina, ma disconnessione vera e propria sul modello della Corea del Nord, staccarsi dalla rete mondiale e fare in modo che il traffico rimanga confinato. Questo vuol dire che la rete continua a funzionare internamente per i servizi amministrativi e di governo, ma anche per l'e-commerce nazionale e il social media russo Vkontakte. Un'informazione autarchica ancora più che adesso. Potenzialmente un operatore telefonico potrebbe anche bloccare sms e chiamate dall'esterno».

Per superare la censura già in atto, Anonymous ha promosso una nuova azione: ha lanciato il portale '1920.in' che permette di mandare sms a numeri di telefono russi anche in anonimato per spiegare cosa sta accadendo in Ucraina. Al momento sarebbero stati inviati 3 milioni di sms ai cittadini russi.