Corea del Nord La sorella di Kim minaccia Seul: «Rischio di un terribile disastro»

SDA

12.10.2024 - 20:30

Kim Yo Jong, la potente sorella del leader nord coreano Kim Jong Un in una foto d'archivio.
Kim Yo Jong, la potente sorella del leader nord coreano Kim Jong Un in una foto d'archivio.
KEYSTONE

Kim Yo-jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha avvertito Seul che affronterebbe un «terribile disastro» se i droni teleguidati raggiungessero di nuovo Pyongyang, all'indomani delle accuse su tre incursioni del genere fatte sulla capitale dello Stato eremita il 3, il 9 e il 10 ottobre.

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Keystone-SDA, Keystone-SDA

Venerdì il Nord ha accusato il Sud di aver inviato droni carichi di volantini di propaganda anti-comunista nello spazio aereo di Pyongyang: l'ipotesi era stata negata dal ministro della Difesa sudcoreano Kim Yong-hyun, il Comando dei capi di stato maggiore congiunti aveva affermato di «non poter confermare le accuse» e che avrebbe fatto verifiche tra i gruppi di attivisti nordcoreani rifugiatisi al Sud.

La sorella del leader Kim Jong-un ha affermato che i droni erano stati spediti dai «gangster militari» sudcoreani: «Il momento in cui un drone della Repubblica di Corea dovesse essere scoperto di nuovo nel cielo sopra la nostra capitale porterà sicuramente a un disastro orribile», ha osservato in una dichiarazione rilasciata in serata e diffusa dall'agenzia ufficial Kcna.

I droni, presumibilmente inviati dal Sud, avevano lanciato propaganda anti-regime e i volantini pieni di «frasi incendiarie e spazzatura», ha aggiunto il dispaccio della Kcna, secondo cui l'incidente è una «violazione gratuita del diritto internazionale e un grave attacco militare».

Nonostante gli sforzi ufficiali per evitare le tensioni, gli attivisti sudcoreani hanno ripreso il lancio di palloncini aerostatici con volantini di propaganda anti-Kim e altro materiale, tra cui chiavette Usb con canzoni K-pop e fiction televisive sudcoreane, provocando le forti proteste del Nord.

In risposta, Pyongyang ha iniziato da maggio a lanciare palloni aerostatici verso la Corea del Sud carichi di rifiuti e letame, a testimoniare il crollo delle relazioni intercoreane.