Almeno fino al 2024 Londra: «Niente voto bis sulla secessione della Scozia»

SDA

23.6.2021 - 18:55

Il governo Tory britannico di Boris Johnson non ha alcuna intenzione di concedere il suo via libera - costituzionalmente necessario - a un secondo referendum sulla secessione della Scozia al Regno Unito almeno sino alla fine di questa legislatura fissata per il 2024.
Il governo Tory britannico di Boris Johnson non ha alcuna intenzione di concedere il suo via libera - costituzionalmente necessario - a un secondo referendum sulla secessione della Scozia al Regno Unito almeno sino alla fine di questa legislatura fissata per il 2024.
Keystone

Il governo Tory britannico di Boris Johnson non ha alcuna intenzione di concedere il suo via libera – costituzionalmente necessario – a un secondo referendum sulla secessione della Scozia al Regno Unito almeno sino alla fine di questa legislatura fissata per il 2024.

Keystone-SDA

Lo ha ribadito oggi il super ministro addetto alle questioni dell'Unità del Regno, Michael Gove, al Daily Telegraph, rispondendo ancora una volta picche alle pressioni degli indipendentisti dell'Snp, guidati dalla first minister del governo locale di Edimburgo, Nicola Sturgeon, per un voto bis entro il 2022 su questo tema dopo la Brexit.

Gove ha ricordato che il referendum del 2014, perduto dai sostenitori del fronte separatista piuttosto nettamente, era stato concordato come risolutivo «per una generazione».

Mentre ha rimarcato che il dossier non può essere riportato in nessun caso all'ordine del giorno a Westminster – dove i Tories contano su un'amplissima maggioranza – prima delle prossime elezioni politiche in calendario nel Regno per il 2024 e a dispetto di qualsiasi nuova mozione favorevole partorita dell'assemblea parlamentare locale scozzese.

«È stupido – ha tagliato corto il ministro – parlare di un altro referendum adesso, mentre siamo impegnati nella ripresa dal Covid. Mi sembrerebbe al meglio un'idea sconclusionata, al peggio una pazzia, riproporre la discussione su una divisione costituzionale mentre il nostro popolo si aspetta da noi di vederci lavorare insieme (fra nazioni del Regno) al fine di affrontare le prossime sfide».