Epidemia Mascherine e riaperture: alleggerimento in molti Paesi

dpa/tsha

30.4.2020

Numerosi governi stanno allentando le maglie delle restrizioni legate al coronavirus.
Numerosi governi stanno allentando le maglie delle restrizioni legate al coronavirus.

Finalmente! Le risate dei bambini sono di ritorno nelle strade. Gli sportivi corrono di nuovi nei parchi. Ed è possibile tornare dal parrucchiere: numerosi governi stanno allentando le maglie delle restrizioni legate al coronavirus. I cittadini di altri Stati dovranno invece ancora portare pazienza. 

Dopo settimane di stop forzato dovuto alla pandemia di coronavirus, alcuni Stati stanno - prudentemente e progressivamente - allentando le restrizioni in alcuni casi drastiche imposte alla vita quotidiana e all'economia.

Così, ad esempio, un numero più alto di persone potrà tornare a scuola o all'asilo, i cittadini saranno autorizzati a praticare più spesso attività sportive all'aria aperta e i negozi potranno riaprire, rispettando regole stringenti. Ecco il punto della situazione in alcuni Stati.

Italia: un piano di aperture progressive nel Paese

L'Italia ritirerà una serie di restrizioni a partire dal 4 maggio, permettendo ai cittadini di praticare di nuovo più sport all'aria aperta e concedendo loro maggiore libertà di movimento all'interno delle proprie regioni.

L'annuncio è arrivato domenica sera da parte del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, che ha al contempo illustrato un piano di riapertura del Paese. Le scuole italiane, tuttavia, rimarranno chiuse fino all'estate: la riapertura è programmata a settembre. 

L'Italia ha registrato più di 26'000 decessi legati al coronavirus dallo scorso mese di febbraio. La protezione civile ha registrato oltre 200'000 casi di persone contagiate dal Sars-CoV-2 (Coronavirus 2, acronimo di Sindrome respiratoria acuta grave), ma il numero di casi non censiti è elevato.

Dopo settimane di forte crescita dei contagi, sono però presenti segnali positivi, apparsi di recente. La situazione negli ospedali, rimasti a lungo sovraccarichi, è ora meno pesante.

Germania: mascherine obbligatorie in tutto il Paese da questa settimana

Dopo che è stato decretato l'obbligo di indossare protezioni per la bocca e il naso in alcuni Länder nel corso delle ultime settimane, questa settimana tutte le regioni tedesche si sono allineate. La mascherina è obbligatoria nella maggior parte dei Länder per effettuare acquisti o circolare sui trasporti pubblici. L'uso di foulard o fazzoletti, allo stesso modo, è autorizzato. 

Inoltre, gli esercizi commerciali di determinate dimensioni come le librerie, i negozi di bricolage e giardinaggio sono aperti da lunedì su tutto il territorio. I gestori devono tuttavia vigilare sul rispetto di una serie di regole d'igiene e sul mantenimento della distanza di sicurezza. Gli alunni dell'ultimo anno dei licei possono inoltre tornare a scuola in numerosi Länder a partire da lunedì.

Turchia: verso la fine del confinamento

Dopo un coprifuoco imposto per quattro giorni nella megalopoli di Istanbul e in altre 30 tra città e province, in Turchia la popolazione ha potuto ricominciare ad uscire di casa. Il divieto è stato infatti ritirato nella notte tra domenica e lunedì. La misura era in vigore da giovedì scorso, giorno di ferie in Turchia. Durante il Ramadan, il mese sacro di digiuno per i musulmani, cominciato venerdì, la conclusione serale in gruppo dell'astensione dal cibo è vietata. 

Le autorità hanno imposto per tre settimane misure drastiche in 31 tra città e province nel corso dei fine settimana. Le persone di più di 65 anni non possono uscire di casa, così come quelle di meno di 20 anni, con poche eccezioni. Il ministro della Salute Fahrettin Koca ha comunicato domenica su Twitter che in un solo giorno, 2357 persone sono risultate positive al test del coronavirus e che 99 sono morte a causa della malattia. La Turchia ha registrato in tutto 110'000 casi di Covid-19 e 2'800 vittime. Le cifre ufficiali indicano che i casi di contagio sono finora 890'000. 

Gran Bretagna: il ritorno del Premier atteso con impazienza

La prima apparizione pubblica del Premier Boris Johnson, appena guarito dal Covid-19, era attesa lunedì con impazienza in Gran Bretagna. Il politico conservatore, 55enne, si è riposato presso il maniero di Chequers, residenza di campagna del capo del governo, nel corso delle due settimane precedenti.

Dopo l'infezione, è dovuto rimanere una settimana in ospedale, e per tre giorni è stato in terapia intensiva. È rientrato a Downing Street, la sede del governo inglese, soltanto domenica sera. E lunedì ha presieduto una seduta del Comitato d'emergenza sul coronavirus. 

Il suo esecutivo si trova sotto pressione per via del numero di decessi dovuti all'epidemia. Sabato, il totale delle persone infettate e morte in ospedale ha superato la soglia delle 20'000 unità. Al contempo, le richieste di alleggerire le limitazioni ai contatti sono sempre più pressanti, a causa delle pesanti ricadute economiche. 

Spagna: tornano le risate dei bambini nelle strade

In questa nazione fortemente colpita dal virus, da domenica è possibile ascoltare di nuovo gli schiamazzi dei bambini e un gioioso brusio nelle strade. Dopo sei settimane di confinamento totale, i bambini fino a 14 anni, 5,8 milioni di persone a livello nazionale, sono stati nuovamente autorizzati ad uscire di casa.

Permangono tuttavia restrizioni particolarmente stringenti: soltanto uno dei genitori può accompagnare i figli, questi ultimi possono essere tre al massimo, si può inoltre uscire per una sola ora al giorno, occorre farlo tra le 9 e le 21 e in un raggio massimo di un chilometro dal proprio domicilio. 

Le cifre diffuse dalle autorità sanitarie lasciano ben sperare: il numero di pazienti guariti ha superato quello dei nuovi casi per il terzo giorno consecutivo. I decessi legati al coronavirus sono inoltre ai minimi dal 20 marzo: da sabato sono 288 le persone che hanno perso la vita, il che porta il totale delle vittime a più di 23'000. Se i dati rimarranno stabili, gli spagnoli potranno probabilmente di nuovo passeggiare in compagnia di persone che abitano allo stesso domicilio a partire dal 2 maggio. Il governo ha anche annunciato che il jogging sarà probabilmente autorizzato. 

Stati Uniti: degli alleggerimenti, ma prospettive nel complesso non positive

Dopo i primi, contestati, alleggerimenti delle misure di confinamento nello Stato federale americano della Georgia, altri governatori hanno preso misure analoghe questa settimana. Lunedì, il Tennessee ha autorizzato la riapertura dei ristoranti, a determinate condizioni, e si prevede da mercoledì movimento anche nei negozi. Inoltre, l'ordinanza amministrativa che obbliga i cittadini a restare confinati a casa scadrà giovedì secondo i media statunitensi.

La consigliera del presidente Donald Trump, la dottoressa Deborah Mirx, ha tuttavia sottolinea il fatto che un ritorno alla normalità è ancora lontano. Il capo di Stato ha rinunciato nello scorso fine settimana alla consueta conferenza stampa sul coronavirus. Durante la settimana scorsa, aveva suscitato vive critiche e irritazione dichiarandosi aperto alla possibilità di iniezioni di disinfettante per combattere il virus. 

Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha dichiarato che le prime imprese potranno riaprire a partire dalla metà di maggio in alcune porzioni del territorio. La situazione dovrebbe tuttavia continuare a migliorare di qui ad allora. L'apertura rischia invece di essere particolarmente complicata nell'affollata megalopoli di New York. Dove il coronavirus si è diffuso molto più rapidamente rispetto ad altre città statunitensi. 

Francia: il primo ministro ha presentato delle misure di alleggerimento martedì

Il primo ministro francese Edouard Philippe ha preso la parola martedì di fronte all'Assemblea Nazionale per illustrare un primo piano che punta ad alleggerire le misure di confinamento. Basato sulla prudenza: sull'uso di mascherine, su una riapertura soltanto progressiva delle scuole, sul mantenimento del telelavoro ove possibile e su restrizioni all'uso dei trasporti pubblici.

Il tutto diversificato sul territorio nazionale in funzione della situazione dei singoli dipartimenti: sarà pubblicata una lista di quelli «verdi» e quelli «rossi» (a rischio), che verrà via via aggiornata. 

Il presidente Emmanuel Macron aveva annunciato il confindamento a partire dal 17 marzo. Le misure di alleggerimento saranno in vigore dall'11 maggio. I ristoranti e i caffè rimarranno invece chiusi fino a nuovo ordine, così come il campionato di calcio, che non riprenderà prima di settembre. Anche le riunioni di più di un certo numero di persone non saranno possibili ancora a lungo. In Francia, le cifre relative ai contagi indicano oltre 125'000 casi accertati. Le morti legate al coronavirus sono finora almeno 23'000.

Ungheria: mascherine obbligatorie a Budapest

La capitale ungherese Budapest, governata da una coalizione che si oppone al governo nazionale, ha imposto da lunedì l'obbligo di uso delle mascherine in determinati spazi pubblici. I cittadini che entrano nei negozi, nei centri commerciali, nei mercati o che circolano sui trasporti pubblici o sui taxi devono coprirsi naso e bocca, fosse anche soltanto con un tessuto. 

Le restrizioni alle uscite sono in vigore da un mese su tutto il territorio nazionale. I cittadini possono lasciare il proprio domicilio solo per specifici motivi. Sono invitati ad osservare una distanza di un metro e mezzo nei luoghi pubblici. Alla fine dello scorso mese di marzo, il primo ministro conservatore Viktor Orban si è fatto attribuire dal Parlamento poteri estesi e illimitati nel tempo per lottare contro la pandemia.

Australia: la app per tracciare il coronavirus è pronta

Malgrado le critiche, l'Australia ha introdotto una app per tracciare il coronavirus che può essere utilizzata su base volontaria. L'applicazione è stata sviluppata a partire da un modello creato a Singapore, città-stato diretta da un regime particolarmente duro.

Essa indica, secondo il governo, se una persona è a una distanza inferiore a 1,5 metri da un'altra, grazie alla tecnologia Bluetooth dei cellulari. I dati, criptati, sono quindi trasmessi alle autorità sanitarie nazionali. Tale metodo consentirebbe di tracciare rapidamente le catene di contagio. I dati sono stoccati su un server centrale situato in Australia.

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