TensioniModi vola dall'amico Putin, dura reazione di Zelensky
SDA
9.7.2024 - 19:18
Narendra Modi parla di pace. Dice che «la guerra non risolve i problemi» e afferma che l'India è «pronta» a «fornire qualsiasi aiuto» per mettere fine alle violenze in Ucraina. Ma allo stesso tempo il premier indiano non punta pubblicamente il dito contro il Cremlino.
Keystone-SDA
09.07.2024, 19:18
10.07.2024, 09:07
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E la sua visita a Mosca, l'abbraccio con Putin, e le parole cordiali che ha rivolto al presidente russo fino al punto di chiamarlo apertamente «amico», non sono state certo accolte positivamente dal governo ucraino.
«È un'enorme delusione e un colpo devastante per gli sforzi di pace vedere il leader della più grande democrazia del mondo abbracciare il criminale più sanguinario del mondo a Mosca in un giorno come questo», ha dichiarato Zelensky.
Che ha poi sottolineato che Modi ha iniziato i suoi colloqui con Putin proprio nel giorno in cui una raffica di missili scuoteva l'Ucraina uccidendo almeno 41 persone e danneggiando gravemente l'ospedale pediatrico di Kiev.
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Modi di «chiarire» a Putin che «ogni soluzione del conflitto deve rispettare l'integrità territoriale dell'Ucraina». E oggi il premier indiano ha condannato la guerra. Ma si è guardato bene dal condannare esplicitamente l'aggressione militare contro l'Ucraina ordinata dal suo «amico» Putin.
Per Modi «il dialogo è necessario»
Modi ha sottolineato che «il dialogo è necessario» e che la guerra non è una soluzione, e all'indomani del raid sull'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev ha affermato che «chiunque creda nell'umanità prova dolore quando le persone muoiono, soprattutto quando muoiono bambini innocenti».
Ma nella sua prima visita in Russia dal 2019, Modi non ha rivolto critiche pubbliche a Putin, col quale si è fatto ritrarre sorridente nella villa presidenziale russa. Secondo Bloomberg, ha affermato che la discussione ha prodotto «diverse idee» che lo hanno lasciato «speranzoso», ma non ha specificato niente di più.
Mentre il Cremlino si è affrettato a dichiarare che il premier indiano «non pretende di fare da mediatore».
L'India in questi anni si è astenuta quando all'ONU si votavano risoluzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina, e anche oggi Modi ha cercato di muoversi con cautela per mantenere buoni rapporti sia con Mosca sia con l'Occidente. La visita del premier indiano dimostra però che l'isolamento diplomatico della Russia di Putin è solo parziale.
Intreccio di politica e commerci
Politica e commerci si intrecciano. L'India ottiene dalla Russia armi, tecnologie spaziali e soprattutto sempre più petrolio.
Da quando i Paesi occidentali hanno imposto dei limiti all'acquisto degli idrocarburi russi, l'India ha visto aumentare di quasi 20 volte le sue importazioni di greggio russo, passando dai 2,5 miliardi di dollari del 2021 ai 46,5 del 2023.
L'India dice di rispettare il price cap di 60 dollari al barile voluto dal G7, acquista così grandi quantità di oro nero risparmiando miliardi di dollari, ma allo stesso tempo fornisce allo Stato russo ingenti somme che il Cremlino usa anche per finanziare la sua macchina da guerra.
E che secondo alcuni osservatori minano di fatto l'efficacia delle sanzioni occidentali.