UcrainaMosca: «L'Aiea sa chi bombarda Zaporizhzhia, ma non può dirlo»
SDA
24.11.2022 - 13:39
Continuano senza sosta le accuse incrociate da parte russa e ucraina sulla situazione complicata e pericolosa che si vive alla centrale atomica di Zaporizhzhia, teatro di «incidenti» con bombe sulla cui provenienza non si è ancora riusciti a fare chiarezza.
Keystone-SDA
24.11.2022, 13:39
24.11.2022, 14:40
SDA
Gli inviati dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) presenti nella centrale di Zaporizhzhia «sanno molto bene da dove vengono i bombardamenti», cioè dalla parte ucraina, ma il direttore generale Rafael Grossi non può dirlo.
Lo afferma Mikhail Ulyanov, il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali con sede a Vienna, come appunto l'Aiea.
«È tempo – ha detto Ulyanov in un'intervista all'agenzia Ria Novosti – di chiamare le cose con il loro nome. Quattro rappresentanti dell'Aiea si trovano nell'impianto e sanno molto bene da dove arriva il fuoco. Ma il direttore generale ha finora evitato di fare dichiarazioni chiare, forse a causa dei limiti al suo mandato».
Kiev: «C'è rischio reale di disastro nucleare e radioattivo»
«I regolamenti delle centrali nucleari, dotate di sistemi di sicurezza affidabili, prevedono la disconnessione automatica dalla rete elettrica (in caso di necessità, ndr). Tuttavia, questo non dovrebbe essere rassicurante: c'è un reale pericolo di un disastro nucleare e radioattivo a seguito dei bombardamenti e c'è un enorme rischio di danni alle centrali nucleari»: lo afferma Petro Kotin, il presidente dell'operatore Energoatom dopo che ieri è stata attivata la protezione di emergenza presso le centrali nucleari ucraine. Lo riporta Unian.
Kotin ha osservato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia, temporaneamente occupata dai russi, «inattiva da settembre di quest'anno, è entrata in modalità di blackout completo con l'avvio di tutti i generatori diesel, pertanto, per la prima volta nei 40 anni di storia dell'industria nucleare ucraina, tutte le centrali nucleari sono state chiuse».