Crisi politicaIn Olanda si complicano i negoziati per formare un nuovo governo
SDA
3.4.2021 - 19:37
Si complicano i negoziati per la formazione di un nuovo governo in Olanda. Il partito di coalizione minore Unione Cristiana (Cu) ha annunciato che non prenderà parte a un nuovo governo con i liberali di destra Vvd se Mark Rutte continuerà a restarne il leader.
03.04.2021, 19:37
03.04.2021, 19:52
SDA
Un nuovo grattacapo per il premier liberale, che nella notte di giovedì era riuscito a tirare un sospiro di sollievo dopo essersi salvato dalla sfiducia al parlamento dell'Aja, grazie a una manciata di voti.
Questa volta a puntare i piedi è stato il leader dell'Unione Cristiana, Gert-Jan Segers, che in un'intervista al Nederlands Dagblad ha lanciato un guanto di sfida al premier che a suo dire non sarebbe in grado di garantire un cambiamento nella cultura politica in «modo credibile».
I sei parlamentari della Cu hanno votato contro la mozione di sfiducia a Rutte giovedì notte, permettendogli così di salvarsi, ma hanno sostenuto invece la mozione di censura contro il premier che era stata redatta dagli altri due partiti della coalizione D66 e Cda.
Chiesto a Rutte di dimettersi da premier
A cavalcare lo stallo e la crisi politica il leader populista dell'estrema destra Geert Wilders che ha chiesto a Rutte di «mettere da parte i suoi interessi personali e di dimettersi da primo ministro e da leader del partito», in quanto «i Paesi Bassi ne hanno abbastanza delle sue bugie», ha attaccato su Twitter invocando nuove elezioni.
Una situazione complicata – scrive il quotidiano nazionale De Telegraaf – che non esclude anche lo scenario di nuove elezioni, ipotesi vista da molti come l'ultima spiaggia considerata l'emergenza Covid. Wim Voermans, professore di diritto costituzionale all'Università di Leida, ha suggerito in un'intervista al quotidiano Volkskrant l'idea di un governo di minoranza.