«Chiediamo l'immediato intervento della presidente della Commissione Ue e del commissario Ue per la giustizia Didier Reynders». Lo ha detto oggi l'ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont presentando la ricerca sullo spionaggio dei leader catalani.
19.04.2022, 15:07
19.04.2022, 15:14
SDA
Il caso legato a questa sorveglianza operata dalle autorità spagnole è stato ribattezzato dalla stampa come CatalanGate.
«Dalle nostre ricerche risulta che oltre 65 telefoni appartenenti a leader, attivisti catalani e le loro famiglie siano stati infettati dallo spyware Pegasus, con l'intento di monitorare le loro attività e conversazioni», ha affermato durante una conferenza stampa a Bruxelles l'esperto di spionaggio digitale John-Scott Railton, del laboratorio Citizen Lab dell'università di Toronto, che ha condotto le ricerche.
«Il nostro appello si rivolge anche alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, le nostre comunicazioni private da eurodeputati sono state prese di mira, questo è un attacco all'istituzione stella del Parlamento europeo», ha continuato Puigdemont, spiegando che presto saranno avviate cause legali in ognuno dei Paesi in cui le attività di spionaggio sono state portate avanti.
«Porteremo i servizi segreti spagnoli e tutte le istituzioni spagnole che hanno partecipato a queste attività illegittime nei tribunali di Belgio, Lussemburgo, Germania e davanti alla Corte Europea!».