Romania e Bulgaria possiedono i requisiti per entrare a pieno titolo nell'area di libera circolazione di Schengen e dovrebbero esservi ammesse al più presto, con una decisione univoca che riguardi tutte le frontiere, sia quelle terrestri sia quelle aeree e marittime.
Lo chiedono a larga maggioranza gli eurodeputati della commissione Giustizia del Parlamento europeo in una risoluzione approvata con 36 voti a favore, 4 contrari e un'astensione.
Il permanere dei controlli alle frontiere dei due Paesi dell'Europa orientale "ha comportato conseguenze negative per tutta l'Ue", sostengono gli eurodeputati, che respingono "le prospettive di un'adesione parziale alle frontiere aeree e marittime prima, e in seguito, alle frontiere terrestri".
"Questo approccio 'a due fasi' creerebbe un pericoloso precedente" che "manca di giustificazioni giuridicamente valide", evidenzia il relatore del testo Sergei Stanishev (S&D). Gli eurodeputati chiedono poi che anche la Croazia sia ammessa a Schengen "non appena avrà soddisfatto i criteri richiesti".
Il Parlamento europeo aveva dato il via libera all'ingresso di Bulgaria e Romania nello spazio Schengen già nel giugno 2011, ribadendo a più riprese la propria posizione negli anni successivi. La risoluzione non legislativa sarà votata a Strasburgo durante la seduta plenaria dell'Eurocamera di dicembre. La decisione finale spetterà quindi ai ministri dell'Ue, chiamati ad esprimersi con voto unanime.
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