Russia Condannato l'oppositore del Cremlino Roizman a 14 giorni di arresto

SDA

16.3.2023 - 18:36

Yevgeny Roizman (qui in aula oggi) è un aspro critico del Cremlino e una delle figure più visibili e carismatiche tra gli oppositori russi.
Yevgeny Roizman (qui in aula oggi) è un aspro critico del Cremlino e una delle figure più visibili e carismatiche tra gli oppositori russi.
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Il dissidente russo ed ex sindaco di Yekaterinburg, Yevgeny Roizman, è stato condannato a 14 giorni di arresto con l'accusa di «dimostrazione pubblica di simboli estremisti». Lo riporta Interfax.

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Secondo il suo avvocato, il motivo sarebbe la presunta condivisione di un post su VKontakte ma il dissidente secondo il legale non sarebbe in realtà coinvolto nel caso «perché non ha mai avuto una propria pagina sulle reti sociali».

Secondo i media, il post condiviso era della fondazione anticorruzione di Alexey Navalny, dichiarata «organizzazione estremista» in Russia nel 2021.

Intanto la seduta odierna del processo a porte chiuse contro un altro oppositore russo, Vladimir Kara-Murza, è stata rinviata oggi al 20 marzo dopo che la difesa ha affermato che la salute dell'imputato «è significativamente deteriorata».

Il dissidente è accusato di «alto tradimento»

Lo riferisce Radio Liberty citando l'avvocato Vadim Prokhorov. Il dissidente è accusato di «alto tradimento» e di altri reati in un procedimento penale nel quale rischia fino a 25 anni di reclusione.

Secondo il legale, l'oppositore sta avendo problemi di salute che sarebbero conseguenza di due presunti avvelenamenti che si sospetta abbia subito nel 2015 e nel 2017.

Su Facebook – sempre stando a Radio Liberty – il legale ha affermato che il giudice ha letto un certificato medico dei sanitari del centro detentivo in cui si trova Kara-Murza secondo il quale il dissidente non può partecipare al processo «fino alla fine del ciclo di cure in corso».

L'avvocato ha annunciato che la difesa «prenderà tutte le misure possibili per un'immediata visita e un ciclo di cure in un ospedale pubblico» e affinché sia modificata la misura di custodia imposta al dissidente.

Kara-Murza dallo scorso aprile si trova in carcere sulla base di una nuova legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità e che di fatto vieta di esprimersi contro l'invasione dell'Ucraina.