GermaniaScholz: «L'estrema destra attacca la nostra democrazia»
SDA
19.1.2024 - 15:27
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha scritto su X che «gli estremisti di destra attaccano la nostra democrazia. Siamo tutti chiamati a prendere una posizione chiara».
19.01.2024, 15:27
19.01.2024, 15:31
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«Da Colonia a Dresda, da Tubinga a Kiel, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in Germania per manifestare il loro sostegno alla nostra democrazia e contro l'estremismo di destra», ha ricordato Scholz nel video-messaggio.
«C'ero anch'io, in una grande manifestazione vicino a casa mia, a Potsdam», ha ricordato il cancelliere aggiungendo di aver partecipato «perché quello che stiamo vivendo nel nostro Paese ci riguarda davvero tutti, ciascuno di noi. Lo dico con chiarezza e forza: gli estremisti di destra stanno attaccando la nostra democrazia, vogliono distruggere la nostra coesione».
«In una conferenza segreta, questi estremisti hanno discusso di come poter cacciare milioni di persone dal nostro Paese», ha aggiunto ancora Scholz riferendosi a un incontro cui hanno partecipato esponenti dell'Afd per discutere piani di «remigrazione» e che sta facendo scalpore da giorni in Germania.
Oggetto della conferenza sono state «famiglie che hanno vissuto qui per molti anni e decenni, i nostri vicini, i colleghi di lavoro e i compagni di scuola, le donne e gli uomini che lavorano nei nostri ospedali e nelle case di cura, i proprietari del ristorante o della panetteria all'angolo», ha esplicitato il capo di governo tedesco. Persone che «insegnano nelle scuole e fanno ricerca nelle nostre università. Il pensiero fa venire i brividi».
«E provo a immaginare come si sentano gli oltre 20 milioni di cittadini che hanno una storia di migrazione», ha aggiunto Scholz dicendo che «lo sanno: questi estremisti di destra si riferiscono a noi. Noi saremmo direttamente colpiti da questo piano diabolico. Alcuni di loro si chiedono se hanno ancora un futuro qui in Germania. È terribile ed è per questo che vorrei dire a tutti voi»: gli immigrati «fanno parte di noi, il nostro Paese ha bisogno di loro».