Lampedusa La Sea Watch 3 è finalmente in porto, in manette la comandante

ATS / sam

29.6.2019 - 09:32

Carola Rackete, comandante della Se Watch 3
Carola Rackete, comandante della Se Watch 3
Source: KEYSTONE/EPA ANSA/MATTEO GUIDELLI

Con un blitz in piena notte la Sea Watch 3, dopo due settimane in mezzo al mare, entra nel porto di Lampedusa, violando per l'ennesima volta l'alt intimatogli dalla Guardia di Finanza.

«Non ce la faccio più, devo portarli in salvo», ha detto la comandante Carola Rackete all'equipaggio, comunicando la decisione che aveva preso.

Comandante subito arrestata 

Una scelta che le è costata cara: i finanzieri italiani, con la nave ormai ormeggiata in banchina, sono saliti a bordo e l'hanno arrestata con l'accusa di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio.

Ora Rackete rischia una condanna da 3 a dieci anni. La Procura di Agrigento ha disposto per lei i domiciliari.

In porto nonostante l'opposizione della GdF

La decisione di non attendere più la comandante la prende poco dopo l'una di notte: accende i motori e fa rotta verso l'isola. Immediatamente la motovedetta della Guardia di Finanza, che in questi ultimi due giorni è sempre rimasta accanto alla nave della ONG, le intima l'alt. Un ordine, dicono i finanzieri, ripetuto tre volte e sempre rimasto inascoltato.

Quando è ormai evidente che la Sea Watch è entrata in porto, la motovedetta tenta un'ultima mossa, ponendosi tra la banchina e la nave per impedire l'attracco. Ma Carola non si ferma e porta la Sea Watch sempre più vicino. L'incidente viene evitato per un niente: la motovedetta e la nave si toccano per un'istante, l'imbarcazione della GdF finisce contro la banchina e riesce però a sfilarsi senza conseguenze per l'equipaggio.

Diverse le accuse contro la comandante

Alle 2.50 i finanzieri sono saliti a bordo della nave per uscirne, tre minuti dopo, con la comandante, che è stata prelevata e fatta salire su un'auto tra gli applausi e qualche insulto.

L'arresto è stato formalizzato poco dopo nella caserma della Guardia di Finanza: con la manovra compiuta, è la tesi degli investigatori, Carola ha fatto resistenza alle autorità e ha rischiato di provocare un incidente.

«La violazione è stata delle autorità»

«Non avevamo scelta – dice la portavoce della ONG Giorgia Linardi -. Alla comandante non è stata data nessuna soluzione nonostante avesse dichiarato da 36 ore lo stato di necessità. Era dunque sua responsabilità portare queste persone in salvo. La violazione non è stata del comandante, ma delle autorità che non hanno assistito la nave per 16 giorni».

Migranti scendono dalla nave all'alba

Subito dopo aver portato via Carola, i militari e gli uomini della Polizia sono saliti a bordo per notificare il provvedimento di sequestro della nave. E a bordo sono saliti anche i medici e i volontari dell'Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) e dell'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), per un primo screening sanitario e per fornire ai migranti le prime informazioni.

Migranti che al sorgere dell'alba hanno messo finalmente piede a terra. Non prima di aver abbracciato uno ad uno i volontari di Sea Watch.

Lo sbarco in un video pubblicato su Twitter da Sea Watch Italy

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