Governo Slovacchia verso una coalizione di populisti, moderati e nazionalisti

In Slovacchia si sta delineando una coalizione di governo fra tre partiti, dopo che la presidente Zuzana Caputova ha incaricato Robert Fico, vincitore alle recenti elezioni e già due volte premier in passato, di formare un nuovo esecutivo.

La coalizione è composta dalla formazione populista critica nei confronti dell'Ue e dell'invio di armi all'Ucraina Smer-Sd di Fico, dai moderati di Hlas-Sd – classico «ago della bilancia» di queste consultazioni – e dai nazionalisti del Partito nazionale slovacco (Sns).

«La dirigenza del partito Hlas-Sd ha deciso all'unanimità» che la propria delegazione «terrà ulteriori negoziati per la formazione della coalizione di governo solo con Smer-Sd e Sns», ha detto il leader della stessa «Voce-Socialdemocrazia» (Hlas-Sd), Peter Pellegrini, alla tv slovacca Ta3.

Dopo le elezioni, Pellegrini non aveva escluso la possibilità che il proprio partito si alleasse con il filo-europeo Slovacchia Progressista (Ps), per formare una coalizione a quattro anche con i liberali di centro-destra di «Libertà e solidarietà» (Sas) e con i conservatori del Movimento dei cristiani democratici (Kdh).

Michal Simecka, il leader della Ps classificatasi secondo alle elezioni, ha rivelato che il suo partito ha cercato di formare un governo senza Smer-Sd e ha offerto a Pellegrini la carica del premier.

«Non eravamo interessati alla poltrona del premier, ci interessa la qualità della vita dei cittadini», ha sostenuto Pellegrini, ribadendo che il suo partito è, dal punto di vista del programma, più vicino allo Smer-Sd.