Politica Sondaggio Tamedia, accolti tutti i tre temi al voto il 18 giugno

cz, ats

24.5.2023 - 08:03

Il 18 giugno dalle urne dovrebbero uscire tre "sì".
Il 18 giugno dalle urne dovrebbero uscire tre "sì".
Keystone

Alle votazioni federali del 18 giugno si delineano tre chiari «sì» anche nel secondo sondaggio di Tamedia e «20 Minuten» pubblicato oggi. Particolarmente forte èil sostegno all'attuazione dell'imposta minima dell'OCSE.

24.5.2023 - 08:03

Il 75% degli intervistati si è detto favorevole al progetto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e del G20 sull'imposizione dei grandi gruppi di imprese. Solo il 21% è contrario.

La proposta gode di un forte sostegno tra tutte le fasce della popolazione. Tra i fautori è particolarmente importante l'argomentazione secondo cui l'imposta minima adottata dall'OCSE e dal G20 è equa e che con essa la malsana concorrenza fiscale internazionale verrà frenata. Per gli oppositori, l'imposta minima mina invece l'attrattiva economica della Svizzera.

Gli altri due temi in votazione polarizzano maggiormente. Il 55% si è pronunciato a favore della legge che fissa nuovi obiettivi in materia di protezione del clima, innovazione e rafforzamento della sicurezza energetica (43% contrario).

Sono i partiti a dettare l'esito

Le intenzioni di voto seguono però chiaramente le posizioni dei partiti: i simpatizzanti del PS, dei Verdi e del PVL sono nettamente favorevoli, quelli dell'Alleanza del Centro per la maggioranza mentre l'86% dei sostenitori dell'UDC respinge il testo.

La base del PLR rimane divisa. Il campo del «no» è lievemente cresciuto rispetto al primo sondaggio. La legge gode inoltre di un forte sostegno tra la popolazione urbana (62% di favorevoli) e nella Svizzera romanda (63% di «sì").

Le motivazioni

Gli argomenti principali a favore della proposta sono che la Svizzera dovrebbe dare il suo contributo nella lotta contro i cambiamenti climatici e ridurre la dipendenza della Confederazione dall'estero, aumentando la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.

Gli oppositori ritengono invece che la legge comporterà un aumento massiccio del consumo di elettricità, con un conseguente incremento dei costi energetici annuali pro capite di diverse migliaia di franchi.

Un «no» convinto dell'UDC sulla Legge Covid-19

Per quanto concerne il terzo tema in votazione, la legge Covid-19 che prevede l'estensione di alcune misure fino alla fine del giugno 2024, il 56% si è detto favorevole alla modifica della legge, il 42% si oppone e il 2% non ha fornito alcuna indicazione. Rispetto al primo sondaggio, il campo degli indecisi si è quindi ridotto.

I sostenitori dell'UDC sono chiaramente contrari al mantenimento delle disposizioni (76% di «no"). Con il 70%, il maggior sostegno proviene dalla fascia d'età più anziana.

La maggioranza dei fautori è dell'avviso che l'evoluzione del coronavirus è ancora imprevedibile e che nuove ondate sono possibili in ogni momento, pertanto le autorità hanno ancora bisogno di una base legale per poter agire rapidamente in caso d'emergenza. L'argomento più importante per gli oppositori della proposta di legge è che la pandemia di Covid-19 è finita e non sono necessarie altre misure.

Al sondaggio, condotto il 15 e 16 maggio, hanno partecipato 11'021 persone; 8'301 provenivano dalla Svizzera tedesca, 2'374 dalla Ronandia e 346 dal Ticino.

cz, ats