Ucraina Spagna: aiuti per 6 miliardi contro l'impatto economico della guerra

SDA

28.3.2022 - 13:02

Un piano d'emergenza con "aiuti diretti e riduzioni di imposte" per sei miliardi di euro e crediti per 10 miliardi: è la risposta che prepara la Spagna contro l'impatto economico della guerra in Ucraina, secondo quanto annunciato dal premier Pedro Sánchez.
Un piano d'emergenza con "aiuti diretti e riduzioni di imposte" per sei miliardi di euro e crediti per 10 miliardi: è la risposta che prepara la Spagna contro l'impatto economico della guerra in Ucraina, secondo quanto annunciato dal premier Pedro Sánchez.
Keystone

Un piano d'emergenza con «aiuti diretti e riduzioni di imposte» per sei miliardi di euro e crediti per 10 miliardi: è la risposta che prepara la Spagna contro l'impatto economico della guerra in Ucraina, secondo quanto annunciato dal premier Pedro Sánchez.

Misure per sostenere «famiglie e aziende» che verranno introdotte dal governo in un Consiglio dei ministri previsto per domani e che saranno valide fino al 30 giugno, secondo il primo ministro.

Il piano economico d'emergenza spagnolo contro l'impatto della guerra in Ucraina è «serio e ambizioso», ha detto il premier Pedro Sánchez intervenendo a una conferenza. Tra i provvedimenti previsti per le famiglie, ci sono quello di un limite del 2% agli aumenti degli affitti, misure non meglio dettagliate per «evitare i licenziamenti» e maggiori aiuti per famiglie con bassi redditi, ha spiegato Sánchez.

Per quanto riguarda le aziende, il governo contempla «pacchetti specifici» per agricoltura, allevamento e pesca e agevolazioni per i settori «energivori».

Sánchez ha anche annunciato che in settimana Spagna e Portogallo presenteranno alla Commissione Europea una proposta per fissare un limite al prezzo di generazione del gas e ridurre così «significativamente» e «con effetti immediati» il costo dell'elettricità, sfruttando la concessione accettata da Bruxelles venerdì scorso di considerare la Penisola iberica come «un'isola energetica».

Venerdì scorso, Madrid aveva già annunciato un piano specifico per il settore dei trasporti.