Epidemia L'Ue frenò sulle dosi di Biontech per non penalizzare Sanofi?

SDA

22.12.2020 - 16:59

La Commissione europea, stando ai media tedeschi, non ha voluto penalizzare il gruppo francese Sanofi.
La Commissione europea, stando ai media tedeschi, non ha voluto penalizzare il gruppo francese Sanofi.
Keystone

L'Ue ha ordinato alla società tedesca BioNTech una quantità di dosi di vaccino anti-Covid-19 inferiore a quanto fosse possibile, per non penalizzare il gruppo francese Sanofi.

È quello che ha scritto Der Spiegel nel weekend, aprendo un dibattito sugli ordinativi, rilanciato oggi dal Bild, che aggiunge delle accuse al governo tedesco, sostenendo che non sia stato tempestivo.

Secondo Der Spiegel mentre gli Usa si sono assicurati già a luglio 600 milioni di dosi di vaccino da BioNTech-Pfizer e 500 milioni di dosi di Moderna, l'Ue si era limitata a «riservarli», per procedere «all'ordinazione soltanto a metà novembre», «e in quantità di gran lunga inferiore rispetto a quanto fosse possibile».

L'Ue ha chiesto infatti a BioNTech soltanto 200 milioni di dosi, con un'opzione per altri 100 milioni. L'azienda di Magonza avrebbe potuto invece offrire 500 milioni di dosi già al primo giro, si legge.

Secondo una fonte citata dal magazine, la Commissione europea avrebbe rifiutato per non penalizzare Sanofi presso la quale pure aveva prenotato 300 milioni di dosi.

Intanto in Germania, Bild apre un fronte tedesco della polemica: la Repubblica federale riceverà 1,3 milioni di dosi di vaccino entro la fine dell'anno, ha assicurato il ministro della sanità Jens Spahn. Ma il tabloid accusa: il governo si è mosso tardi. Ben tre imprese tedesche sono in corsa per la produzione del vaccino anti-Covid-19, ricorda: BioNTech, Curevac e IDT Biologika. Ma soltanto BioNTech, che ha presentato il vaccino stamattina dopo l'autorizzazione europea arrivata ieri, è già sul mercato. Berlino ha trascurato inizialmente, ad esempio, il vaccino di Moderna, di cui non aveva effettuato ordini.

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