Almeno 14 civili sudanesi sono stati uccisi in una battaglia per il controllo del quartier generale della polizia nella capitale Khartoum. Lo si apprende da fonti di una rete di attivisti, che organizza soccorsi ed evacuazioni dei feriti negli ospedali, citate da Afp.
26.06.2023, 10:53
26.06.2023, 11:13
SDA
Domenica scorsa in quella zona sono stati uccisi «14 civili tra cui due bambini», indica il comitato attivista. E altri 217 sono stati feriti, «di cui 72 in condizioni critiche», da «proiettili vaganti, raid aerei o bombardamenti» nei quartieri residenziali nel sud di Khartoum.
Le forze paramilitari di supporto rapido (Esf), che da metà aprile combattono l'esercito regolare sudanese, domenica scorsa hanno annunciato in un comunicato di avere «il completo controllo» del quartiere generale di polizia e di aver «sequestrato un gran numero di veicoli, armi e munizioni».
Una fonte dell'esercito ha dichiarato che l'Rsf ha perso «oltre 400 uomini» nella battaglia per il quartiere generale di polizia. Mentre i paramilitari non hanno fornito dati sulle vittime.
Se le Rsf guidate da Mohamed Hamdan Daglo mantenessero la loro presa sul sito strategico, «avrebbero un impatto importante sulla battaglia di Khartoum», ha detto ad AFP un ex ufficiale dell'esercito, chiedendo l'anonimato. Localizzato all'estremità sud della città, il quartiere generale garantisce alle Rsf «il controllo dell'ingresso nella capitale».
Da quando in Sudan è cominciata la lotta per il potere fra il capo dell'esercito Abdel Fattah e il suo ex vice Daglo, sfociata oltre due mesi fa in una guerra, almeno 2.800 persone sono state uccise in Sudan, secondo l'Armed Conflict Location and Event Data Project.