Forze di sicurezza sudanesi hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere migliaia di manifestanti che si erano radunati a Khartum contro il potere militare che ha rafforzato la presa sul Sudan con il golpe di ottobre. Lo hanno constato sul posto giornalisti dell'AFP.
17.01.2022, 15:08
17.01.2022, 15:19
SDA
Nel Paese uscito nel 2019 da tre decenni di dittatura militare-islamica, i sostenitori del potere civile si sono mobilitati nuovamente oggi sfidando le forze di sicurezza, schierate in massa nella capitale mostrando per la prima volta armi pesanti.
Khartum sta dunque vivendo un'altra giornata di tensioni con manifestanti che si stanno dirigendo verso il palazzo presidenziale. A difesa sono stati schierati veicoli con mitragliatrici di grosso calibro, ha osservato un giornalista dell'agenzia di stampa francese.
La repressione delle manifestazioni inscenate a partire dal golpe del 25 ottobre ha già provocato 64 morti tra le file dei manifestanti. Le forze di sicurezza, pur presenti a Khartum e agglomerati limitrofi, per la prima volta non stanno bloccando tutti i ponti che collegano la capitale sudanese alle sue periferie sull'altra sponda del Nilo.
In uno di questi agglomerati, Omdurman, i manifestanti hanno bruciato pneumatici e allestito barricate per bloccare le strade, ha riferito un testimone.
Il Paese continua a sprofondare nella violenza
Da quando il generale Abdel Fattah al-Burhan, capo dell'esercito, ha compiuto il colpo di Stato, il Paese continua a sprofondare nella violenza: fra l'altro, un generale della polizia è stato accoltellato a morte durante recenti proteste e forze di sicurezza hanno sparato anche proiettili veri contro i manifestanti arrivando ad attaccare feriti e medici negli ospedali – ha denunciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Anche oggi la mobilitazione non si sta limitando alla capitale di questo Paese di 45 milioni di abitanti, uno dei più vasti dell'Africa. A Madani, 200 chilometri a sud di Khartoum, «circa 2000 manifestanti marciano al grido di 'vogliamo solo civili al potere'», ha riferito un altro testimone.
Il 25 ottobre il generale Burhan aveva fatto arrestare la maggior parte dei civili che condividevano il potere con lui e le forze armate per poi farli rilasciare. Ma il Paese non ha ancora né un parlamento sin dalla caduta del dittatore Omar al-Bashir nel 2019 o ora neanche un governo dopo il golpe.