Elezioni Svolta in Slovenia, sconfitto l'euroscettico Jansa

SDA

25.4.2022 - 08:07

Robert Golob (ritratto su una pubblicità elettorale) è il riferimento per liberali e progressisti.
Robert Golob (ritratto su una pubblicità elettorale) è il riferimento per liberali e progressisti.
Keystone

In Slovenia la vittoria elettorale del Movimento libertà (Gibanje Slovenija) di Robert Golob sul Partito democratico (Sds) del premier conservatore ed euroscettico Janez Jansa imprime una svolta decisa allo scenario politico nazionale.

Per il Partito conservatore di Jansa si tratta di una sconfitta più netta di quanto indicavano i sondaggi, che promettevano un probabile testa a testa con Golob.

Gli elettori, invece, sembrano aver votato non solo a favore del volto nuovo della politica slovena, ma anche contro le politiche dell'Sds che hanno sollevato numerose critiche sia in patria che a Bruxelles, dove la Slovenia è finita sotto la lente di ingrandimento della Commissione europea per una serie di scelte politiche considerate dannose per lo stato di diritto, la libertà di stampa e la pluralità dell'informazione.

Dopo i primi exit poll che indicavano un successo di ampie dimensioni di Golob, con quasi quindici punti di vantaggio su Jansa, i primi dati ufficiali hanno ridimensionato il distacco.

A Golob il 34,% voti, a Jansa il 23,7%

A scrutinio pressoché ultimato, con lo spoglio di oltre il 99% delle schede elettorali, secondo i dati ufficiali della Commissione elettorale (DVK), il volto nuovo della politica slovena ha ottenuto il 34,5% dei voti e 40 deputati (sul totale di 90), staccando di undici punti percentuali il premier uscente, che raccoglie il 23,7% e 28 parlamentari.

Entrano all'Assemblea nazionale anche i conservatori di Nova Slovenija (NSi), con il 6,9% dei voti e otto deputati, i Socialdemocratici (SD) con 6,7% e sette deputati, e Sinistra (Levica) che supera di poco la soglia di sbarramento del 4% e raccoglie cinque deputati.

Molto alta l'affluenza, che si avvicina al 70%, di gran lunga superiore al 52,6% delle elezioni del 2018 e vicina ai dati delle prime elezioni della Slovenia indipendente.

Jansa indebolito, ma rimasto al potere

Jansa, dopo aver preso il timone del governo a marzo 2020 da Marjan Šarec, la cui formazione politica sembra essere rimasta fuori dal parlamento, ha dato vita a un governo conservatore.

Ma a pochi mesi di distanza, complici sia le restrizioni e le complicazioni per il contenimento dell'epidemia da coronavirus, sia le polemiche per le accuse di bavaglio alla stampa e restrizioni alla democrazia, ampi settori della società civile hanno iniziato a scendere in piazza ogni venerdì per manifestare contro Jansa e il suo governo, che è riuscito comunque a rimanere saldo nonostante numeri sempre più risicati.

L'opposizione è rimasta divisa in tante sigle e non è riuscita a creare un'alternativa politica, permettendo così al premier di terminare la legislatura. Il responso del voto di ieri è però che la maggioranza degli elettori ha preferito una svolta premiando Golob, un personaggio in netta controtendenza rispetto a Jansa.

Il volto nuovo di Golob

Golob, ingegnere originario di Nova Gorica, è sicuramente un volto nuovo, è la prima volta che ricopre una carica elettiva, ma non è del tutto estraneo al mondo della politica. Fra il 2011 e il 2013, infatti, è stato vicino prima al movimento Pozitivna Slovenija del sindaco della capitale Lubiana, Zoran Janković, uno dei suoi grandi elettori, poi si è avvicinato al Movimento di Alenka Bratušek.

A inizi anni 2000 Golob è stato sottosegretario all'energia con il governo di Janez Drnovšek, e pochi anni dopo ha dato vita alla società di compravendita dell'energia elettrica GEN-I, che ha contribuito a fondare per poi vendere la maggioranza allo Stato.

Fino a dicembre scorso è stato al vertice di GEN-I, riconfermato dal 2004 con governi di ogni colore, ma il suo mandato non è stato poi rinnovato dall'esecutivo di Jansa. Lo scorso marzo Golob ha dato vita al Movimento libertà, raccogliendo la piattaforma del partito ecologista Z.DEJ (Adesso) e portandolo a diventare la casa di riferimento per liberali e progressisti.

Golob: «È la vittoria di tutti»

«È la vittoria di tutti, è la vittoria di una Slovenia che guarda al futuro con rinnovata fiducia». Con queste parole Golob ha commentato l'esito del voto, salutando i volontari e i membri del suo partito riuniti al comitato elettorale nel centro di Lubiana.

Collegato in remoto a causa della positività al coronavirus che lo ha costretto all'isolamento negli ultimi giorni di campagna elettorale, Golob ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto e ha ringraziato il partito, invitando a festeggiare e allo stesso tempo a prepararsi a lavorare per ripagare la fiducia degli elettori.

Jansa discreto

Jansa non ha rilasciato finora dichiarazioni, affidando la sua prima reazione a un messaggio su Twitter, nel quale ha ringraziato i suoi elettori. «Il voto per l'Sds è un voto per la Slovenia e per tutti i suoi cittadini, senza alcuna differenza. È un voto per la famiglia slovena, un voto per il lavoratore sloveno e per il pensionato, un voto per i nostri figli e per il futuro sloveno. Costruiamo la Slovenia», ha scritto Jansa nel suo commento.

È stato il ministro dell'interno Ales Hojs, che è vicepresidente dell'Sds, a congratularsi con Golob.