Sostegno all'isola Ex alti funzionari statunitensi in visita a Taiwan, Pechino irritata

SDA

1.3.2022 - 15:04

La delegazione giunta oggi a Taipei è guidata dall'ex capo di Stato maggiore congiunto Mike Mullen (terzo da destra).
La delegazione giunta oggi a Taipei è guidata dall'ex capo di Stato maggiore congiunto Mike Mullen (terzo da destra).
Keystone

Una delegazione di ex alti funzionari americani sarà impegnata da oggi a Taiwan in una visita di due giorni, in un nuovo segnale di sostegno degli Stati Uniti all'isola contro l'aggressività della Cina.

«La visita evidenzierà ancora più chiaramente le solide relazioni tra Taiwan e gli Stati Uniti, soprattutto in un momento di crisi nell'Ucraina», ha anticipato Xavier Chang, portavoce dell'Ufficio presidenziale.

L'ex capo di Stato maggiore congiunto Mike Mullen, al servizio delle amministrazioni di George W. Bush e Barack Obama, sarà a capo della prima delegazione che include anche Meghan O'Sullivan, ex vice consigliere per la sicurezza nazionale, e Michele Flournoy, ex vice sottosegretario alla difesa dell'amministrazione Obama, oltre a due ex senior director per l'Asia del Consiglio per sicurezza nazionale, Mike Green ed Evan Medeiros.

Tra i vari impegni, la delegazione incontrerà domani la presidente Tsai Ing-wen che ospiterà una cena.

Sempre domani è atteso l'arrivo a Taipei dell'ex segretario di Stato Mike Pompeo, che si fermerà fino al 5 marzo, finito nelle sanzioni di Pechino contro gli ex funzionari dell'amministrazione di Donald Trump per la linea dura contro la Cina.

Biden: le relazioni con Taiwan sono «solide come una roccia»

La delegazione di oggi è la seconda voluta dal presidente americano Joe Biden in meno di un anno dopo quella di aprile guidata dall'ex senatore democratico Chris Dodd, a dimostrazione che anche nel pieno del conflitto tra Russia e Ucraina le relazioni tra Taiwan e Stati Uniti sono «solide come una roccia».

L'iniziativa, come prevedibile, irrita Pechino. Ilportavoce del ministero degli esteri Wang Wenbin ha dichiarato che la Cina esorta gli Stati Uniti «a rispettare il principio della 'Unica Cina' e i tre Comunicati congiunti sino-americani», a interrompere «qualsiasi forma di scambio ufficiale» con Taiwan e a gestire con prudenza le questioni relative all'isola, in modo da «non danneggiare ulteriormente la situazione delle relazioni bilaterali» e la pace e la stabilità attraverso lo stretto di Taiwan.

«La determinazione e la volontà del popolo cinese di salvaguardare la sovranità nazionale e l'integrità territoriale sono irremovibili. È inutile che gli Stati Uniti continuino a mandare persone e a mostrare il cosiddetto sostegno a Taiwan», ha concluso Wang nell'incontro quotidiano con la stampa.