IranTeheran: «Vietato il lavoro alle attrici che non indossano hijab»
SDA
25.10.2023 - 14:53
Non si ferma la repressione delle autorità iraniane nei confronti delle donne che non rispettano il rigido codice di abbigliamento della repubblica islamica, con il velo obbligatorio.
25.10.2023, 14:53
25.10.2023, 15:08
SDA
«Alle attrici che sono apparse in pubblico, togliendosi l'hijab, è vietato il lavoro», ha detto oggi in conferenza stampa il ministro della Cultura e dell'Orientamento Islamico, Mohammadmehdi Esmaili. «Indossare l'hijab è una legge e alle attrici che non rispettano la legge non sarà concesso lavorare».
Diverse attrici si sono tolte il velo dallo scorso anno, in sostegno alle proteste nazionali contro la Repubblica islamica e in difesa dei diritti delle donne, innescate dalla morte della curdo-iraniana Mahsa Amini, la 22enne arrestata per non aver indossato correttamente l'hijab e morta mentre era in custodia di polizia il 16 settembre.
Ieri i media iraniani hanno riferito che una dozzina di attrici scoperte a violare la legge sull'hijab – tra cui Taraneh Alidoosti, Katayoun Riahi e Fatemeh Motamed-Aria – «non saranno autorizzate a recitare ruoli nei film». Alidoosti e Riahi sono tra i personaggi pubblici che erano stati detenuti per brevi periodi durante le proteste dello scorso anno per la morte di Mahsa Amini.