Al confine Combattimenti tra Armenia e Azerbaigian

SDA

13.9.2022 - 21:03

Soldati azeri superano il confine con l'Armenia
Soldati azeri superano il confine con l'Armenia
Keystone

Nuovi combattimenti si sono registrati nelle scorse ore al confine tra Armenia e Azerbaigian e un centinaio di militari sono stati uccisi negli scontri. Le autorità di Yerevan e Baku si accusano a vicenda per le violenze scoppiate nella notte.

Si tratta dei combattimenti più sanguinosi dal conflitto dell'autunno del 2020 nel conteso Nagorno-Karabakh, dove si si stima che morirono oltre 6.500 persone.

Da Washington a Mosca, da Bruxelles a Parigi, i principali attori internazionali hanno chiesto ad Armenia e Azerbaigian di far tacere i cannoni ed evitare che la situazione degeneri ulteriormente.

La Russia sostiene di aver fermato i combattimenti mediando un cessate il fuoco entrato in vigore alle 9 del mattino, ma la situazione sul campo non è del tutto chiara.

Pashinyan ha dichiarato che «l'intensità delle ostilità» in effetti «si è ridotta» ma anche che «gli attacchi dall'Azerbaigian continuano in una o due direzioni», mentre Baku ha affermato di aver raggiunto i suoi «obiettivi» e aver impedito un'offensiva delle truppe armene.

Turchia con l'Azerbaigian, Russia vicina all'Armenia

La Turchia si è subito schierata dalla parte dell'Azerbaigian, suo alleato, e il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, ha tuonato che l'Armenia deve «smettere subito di provocare».

Mosca è invece più vicina all'Armenia, sul cui territorio ha anche una base militare e a cui è legata dall'alleanza a trazione russa Csto, e – prima dell'annuncio della tregua – il Consiglio di Sicurezza armeno aveva chiesto aiuto a Mosca, che dovrebbe intervenire in difesa di Yerevan in caso di «aggressione».

Secondo il New York Times, alcuni analisti ritengono che l'Azerbaigian potrebbe aver attaccato incoraggiato dalle difficoltà delle truppe russe nella brutale invasione dell'Ucraina.

Putin e Erdogan – stando al Cremlino – discuteranno dei nuovi pericolosi attriti venerdì a Samarcanda e il portavoce di Putin ha affermato che il presidente russo «sta facendo ogni sforzo» per «allentare le tensioni».