USA 2020 Trump: «se il collegio elettorale vota Biden lascio la Casa Bianca»

SDA

27.11.2020 - 08:30

Donald Trump sembra essersi rassegnato a lasciare la Casa Bianca.
Donald Trump sembra essersi rassegnato a lasciare la Casa Bianca.
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Donald Trump ha annunciato che se il collegio elettorale certificherà la vittoria di Joe Biden lascerà la Casa Bianca. I grandi elettori si riuniranno il 14 dicembre. Dal canto suo Joe Biden dichiara che celebrerà Thanksgiving in modo ristretto a Wilmington per via della pandemia.

Parlando con i reporter alla Casa Bianca, Trump ha spiegato che sarebbe difficile per lui concedere la vittoria a Biden in base alle attuali circostanze, insistendo che le «elezioni sono state una frode».

Trump si è rifiutato di rispondere alla domanda se parteciperà alla cerimonia di giuramento di Biden. Il presidente si è limitato a dire di avere già una risposta sulla sua presenza all'Inauguration Day ma di non volerla rivelare al momento. Trump ha parlato con i reporter dopo una teleconferenza con alcuni alti ufficiali delle Forze Armate nel giorno del Ringraziamento.

Per quanto riguarda il vaccino anti-Covid, Trump ha annunciato che la sua consegna comincerà la prossima settimana, quando, tra l'altro, il tycoon sarà in Georgia per sostenere i due candidati repubblicani nei ballottaggi di gennaio per il Senato.

Poco prima il presidente ha fatto sapere di non crede al record di voti per il suo rivale e rilancia le sue accuse di brogli. «Ho appena visto il conteggio dei voti. È impossibile che Biden abbia ricevuto 80 milioni di voti!!! Sono state elezioni truccate al 100%», ha twittato.

Biden, Thanksgiving ristretto a Wilmington per il virus

Joe Biden dal canto suo dà il buon esempio e celebra il Thanksgiving nella sua casa di Wilmington solo con la moglie, la figlia e il genero, dopo aver lanciato nel suo accorato discorso alla nazione un appello a unirsi anche nel sacrificio di rinunciare alla tradizione di viaggiare e riunire l'intera famiglia per combattere una pandemia che negli Stati Uniti ha rialzato pericolosamente la testa. Un banco di prova che evoca il dibattito in Europa sulle feste di Natale.

«Il Thanksgiving è sempre stato un momento speciale per la famiglia Biden. E se da un lato so che questo non è il modo in cui molti di noi speravano di trascorrere la festività, il piccolo atto di stare a casa è un dono per i nostri concittadini americani», ha twittato, postando una foto con la moglie Jill, probabile cuoca del tacchino d'ordinanza.

La coppia ha firmato anche un intervento per la Cnn ringraziando tutti coloro che sono in prima linea contro il virus ed evocando il dolore per quella «sedia vuota» a tavola di un parente vicino o lontano che non si è messo in viaggio per proteggere la comunità o che è morto a causa del Covid.

Trump, auguri telegrafici per Thanksgiving 

Donald Trump invece è rimasto alla Casa Bianca partecipando ad una videoconferenza privata con membri dell'esercito per la festa del Ringraziamento e annegando i suoi telegrafici auguri di «Happy Thanksgiving» nella marea di tweet sui presunti brogli elettorali.

Trump resta quindi ossessionato dall'esito delle urne e probabilmente continuerà a delegittimare la vittoria di Biden con la falsa teoria cospirativa delle frodi elettorali.

«In America abbiamo elezioni libere e giuste, e poi onoriamo i risultati», gli ha risposto a distanza il presidente eletto, concentrando però gran parte del suo discorso alla nazione sulla necessità di superare le divisioni e unirsi nella lotta al virus, raddoppiare gli sforzi e tenere duro in attesa dei vaccini, per poter tornare all'America delle speranze, delle possibilità, dei sogni.

Milioni di persone si sono messe in viaggio lo stesso

Ma molti non hanno raccolto il suo appello e quello delle autorità sanitarie. Milioni di americani si sono messi in viaggio per il lungo weekend del Ringraziamento nonostante la pandemia sia forse al suo punto più precario negli Stati Uniti dopo quasi 13 milioni di casi e oltre 262 mila morti: la media dell'ultima settimana è di 176 mila contagi al giorno, con più di 2200 vittime sia mercoledì che giovedì, i livelli più alti da inizio maggio.

E i leggeri miglioramenti nel Midwest sono vanificati dai nuovi focolai su entrambe le coste e nel Southwest, dove le autorità corrono ai ripari con nuove restrizioni.

Nuove restrizioni a New York

Come quelle preannunciate a breve dal sindaco democratico di New York Bill de Blasio, che pensa di chiudere le palestre e il servizio all'interno dei ristoranti in una città dove anche la tradizionale sfilata di Macy's per Thanksgiving si è svolta senza folla ed è stata trasmessa in tv.

Decisioni che cozzano con la decisione della Corte Suprema di cancellare le limitazioni ai servizi religiosi imposte dal governatore di New York Andrew Cuomo, anche lui democratico, per combattere il virus: «violano il primo emendamento sulla protezione del libero esercizio della religione», secondo la corte, che si è divisa (5 a 4), con il voto determinante della nuova giudice conservatrice nominata da Trump, Amy Coney Barrett.

Esperti molto preoccupati

Gli esperti di salute pubblica sono terrorizzati da ciò che potrebbe accadere negli Stati Uniti. Il dottor Joseph Varon, chief of staff al United Memorial Medical Center di Houston, ha dipinto uno scenario a tinte fosche: «la mia preoccupazione per le prossime sei-dodici settimane è che se non facciamo le cose per bene, l'America vedrà i giorni più bui nella sua storia medica moderna».

«Temo che l'impennata della festa del Ringraziamento si aggiungerà a quella che diventerà l'ondata di Natale», ha avvertito da parte sua Michael Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy presso l'Università del Minnesota. Gli US Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) prevedono tra i 294'000 e i 321'000 morti negli Stati Uniti entro il 19 dicembre.

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