GeologiaForte sisma tra Turchia e Siria, superati i mille morti
SDA / pab
6.2.2023 - 12:10
Terremoto Turchia - Siria 6 febbraio 2023
Una bambina estratta dalle macerie in Turchia
Immagine: AP
I cani da salvataggio svizzeri dell'organizzazione REDOG sono all'opera in Turchia (archivio)
Immagine: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON
Sale ancora il bilancio delle vittime dei terremoti in Siria e Turchia
Immagine: KEYSTONE/OBS/CARITAS SCHWEIZ
La bimba nata mentre la madre era intrappolata sotto a un edificio crollato è al sicuro.
Immagine: KEYSTONE/AP Photo/Ghaith Alsayed
La reazione di un soldato turco davanti a un edificio crollato a Hatay, in Turchia, il 7 febbraio.
Immagine: KEYSTONE/EPA/ERDEM SAHIN
Squadre di soccorso cercano persone sotto le macerie di edifici distrutti nella città di Nurdagi, alla periferia della città di Osmaniye, nel sud della Turchia, martedì 7 febbraio 2023.
Immagine: KEYSTONE
I soccorritori cercano superstiti tra le macerie di Iskenderun.
Immagine: KEYSTONE
Continua a crescere il bilancio delle vittime nella Turchia meridionale – nella foto Hatay – e nella Siria settentrionale.
Immagine: Keystone/EPA/ERDEM SAHIN
I soccorritori svizzeri nella serata di lunedì partono verso le zone colpite dai sismi.
Immagine: KEYSTONE/Michael Buholzer)
Gli esperti e i soccorritori svizzeri all'aeroporto di Zurigo lunedì prima della partenza.
Immagine: KEYSTONE/Michael Buholzer
Delle persone cercano di aiutare le vittime nel sito di un edificio crollato a Diyarbakir, in Turchia, lunedì.
Immagine: KEYSTONE
I soccorritori cercano persone tra i detriti degli edifici crollati ad Harem, in Siria, vicino al confine con la Turchia, lunedì.
Immagine: KEYSTONE/(AP Photo/Ghaith Alsayed
Cittadini siriani cercano sopravvissuti tra i rottami di un edificio crollato nella città di Azmarin, nella provincia di Idlib, Siria settentrionale.
Immagine: KEYSTONE
Le squadre di soccorso cercano di raggiungere i residenti intrappolati negli edifici crollati ad Adana, in Turchia.
Immagine: KEYSTONE
I soccorritori sono impegnati nelle operazioni di salvataggio delle persone intrappolate sotto le macerie a Gaziantep. A complicare il loro compito è arrivata anche la pioggia.
Immagine: IMAGO/ZUMA Wire
Gli edifici crollati in seguito al terremoto. Il bilancio dei morti continua a salire, quello dei feriti anche.
Immagine: KEYSTONE/AP
I danni sono ingenti.
Immagine: IMAGO/Depo Photos
Diversi edifici sono crollati.
Immagine: IMAGO/Depo Photos
Sotto le macerie ci sono ancora delle vittime.
Immagine: IMAGO/Depo Photos
I soccorritori e le squadre mediche cercano di raggiungere le persone intrappolate in un edificio crollato per il terremoto
Immagine: Uncredited/AP/dpa
Terremoto Turchia - Siria 6 febbraio 2023
Una bambina estratta dalle macerie in Turchia
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I cani da salvataggio svizzeri dell'organizzazione REDOG sono all'opera in Turchia (archivio)
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Sale ancora il bilancio delle vittime dei terremoti in Siria e Turchia
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La bimba nata mentre la madre era intrappolata sotto a un edificio crollato è al sicuro.
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La reazione di un soldato turco davanti a un edificio crollato a Hatay, in Turchia, il 7 febbraio.
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Squadre di soccorso cercano persone sotto le macerie di edifici distrutti nella città di Nurdagi, alla periferia della città di Osmaniye, nel sud della Turchia, martedì 7 febbraio 2023.
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I soccorritori cercano superstiti tra le macerie di Iskenderun.
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Continua a crescere il bilancio delle vittime nella Turchia meridionale – nella foto Hatay – e nella Siria settentrionale.
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I soccorritori svizzeri nella serata di lunedì partono verso le zone colpite dai sismi.
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Gli esperti e i soccorritori svizzeri all'aeroporto di Zurigo lunedì prima della partenza.
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Delle persone cercano di aiutare le vittime nel sito di un edificio crollato a Diyarbakir, in Turchia, lunedì.
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I soccorritori cercano persone tra i detriti degli edifici crollati ad Harem, in Siria, vicino al confine con la Turchia, lunedì.
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Cittadini siriani cercano sopravvissuti tra i rottami di un edificio crollato nella città di Azmarin, nella provincia di Idlib, Siria settentrionale.
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Le squadre di soccorso cercano di raggiungere i residenti intrappolati negli edifici crollati ad Adana, in Turchia.
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I soccorritori sono impegnati nelle operazioni di salvataggio delle persone intrappolate sotto le macerie a Gaziantep. A complicare il loro compito è arrivata anche la pioggia.
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Gli edifici crollati in seguito al terremoto. Il bilancio dei morti continua a salire, quello dei feriti anche.
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I danni sono ingenti.
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Diversi edifici sono crollati.
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Sotto le macerie ci sono ancora delle vittime.
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I soccorritori e le squadre mediche cercano di raggiungere le persone intrappolate in un edificio crollato per il terremoto
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Una scossa di terremoto di magnitudo 7.8 è stata registrata alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Svizzera) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Tragico il bilancio, che sale minuto dopo minuto. Diverse le offerte d'aiuto da USA, Russia e dall'UE. Per ora il DFAE non ha notizie di vittime svizzere.
SDA / pab
06.02.2023, 12:10
06.02.2023, 16:15
SDA / pab
Un terzo violento terremoto – di magnitudo 6.0 – ha scosso di nuovo il centro-sud della Turchia: è quanto emerge dal sito dell'Istituto geofisico statunitense Usgs. L'istituto ha localizzato l'epicentro della nuova scossa a 5 km a nord-est di Goksun, nella provincia di Kahramanmaras, a una profondità di 10 km.
Un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.5, ha colpito il sudest della Turchia attorno a mezzogiorno (ora svizzera). Lo riporta sempre l'Usgs.
Intanto è salito ad almeno 1014 il bilancio provvisorio dei morti in Turchia delle prime scosse che hanno colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria.
Secondo il presidente turco RecepTayyip Erdogan almeno 5.385 persone sono rimaste ferite.
Il governo turco fa sapere in una nota che «finora è giunta la segnalazione di un totale di 2824 edifici crollati».
Le province turche interessate sono Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras.
Molti morti anche in Siria
Sono almeno 783 le persone morte in Siria a causa del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il sud est della Turchia questa notte, secondo i dati dell'ultimo bilancio provvisorio.
L'agenzia di stampa ufficiale siriana SANA, citando il ministero della Sanità, aveva in precedenza dichiarato che almeno 339 persone sono state uccise e 1089 ferite nelle aree controllate dal governo del Paese dilaniato dalla guerra.
Il gruppo di soccorso dei Caschi Bianchi ha dichiarato che almeno 221 persone sono state uccise e 419 ferite nelle aree controllate dai ribelli.
Nel nord del paese sono state colpite, oltre alle zone sul confine turco, anche le città di Aleppo, Latakya, Tartus e Hama.
La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi.
Non si hanno notizie di vittime svizzere
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non dispone attualmente di informazioni su possibili vittime svizzere del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo ha indicato lo stesso DFAE a Keystone-ATS.
Il dipartimento di Ignazio Cassis si sta adoperando per avere informazioni più precise: le rappresentanze svizzere ad Ankara e Istanbul sono in contatto con le autorità locali. Il DFAE invita i cittadini svizzeri presenti in loco a seguire le istruzioni delle autorità.
La Svizzera pronta ad aiutare
La Svizzera è pronta a fornire aiuti di emergenza alle vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo indica il presidente della Confederazione Alain Berset in un cinguettio.
Our thoughts are with the people of #Türkiye 🇹🇷 and #Syria 🇸🇾 hit by the tragic #earthquake. We extend our condolences to the families of the victims and wish recovery to all the injured. Switzerland is ready to provide emergency relief. @SwissMFA#swisspresident
Nel tweet, il consigliere federale esprime anche le condoglianze alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione a tutti i feriti. «I nostri pensieri sono rivolti alla popolazione della Turchia e della Siria».
Sempre su Twitter, il ministro degli esteri Ignazio Cassis afferma, in relazione al «terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria», di aver ho espresso al suo omologo Mevlüt Çavuşoğlu «le nostre sincere condoglianze al suo Paese e al suo popolo». «La Svizzera è al fianco della Turchia e offre aiuto umanitario», scrive ancora il consigliere federale ticinese.
After the terrible #earthquake that hit #Türkiye 🇹🇷 & #Syria 🇸🇾, I expressed to my counterpart @MevlutCavusoglu our sincere condolences to his country and people. Switzerland stands by Türkiye and offers humanitarian aid.
Il sisma è avvenuto alle 4:17 del mattino (le 2:17 ora svizzera) e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano.
Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep.
La scossa è stata seguita pochi minuti dopo da tre le forti repliche. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato le tre scosse alle 2:28, 2:36 e 2:58 ora svizzera con magnitudo rispettivamente 5.6 (rivista al ribasso da 6.7), 5.2 e 5.
Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo.
Arrivano i primi soccorsi internazionali
Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione. Il Dipartimento della Protezione Civile aveva inizialmente diramato un allarme per un possibile maremoto a causa del sisma in Turchia ma l'allerta è stata successivamente revocata.
«In seguito al terremoto di questa mattina in Turchia, abbiamo attivato il meccanismo di protezione civile dell'Ue. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue sta coordinando l'invio di squadre di soccorso dall'Europa. Sono già in viaggio squadre dai Paesi Bassi e dalla Romania». Lo dichiara in un tweet il commissario Ue alle Crisi Janez Lenarcic.
«Sono profondamente rattristato dalla notizia di questa mattina del devastante terremoto che ha colpito parti della Turchia e della Siria. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle numerose famiglie che hanno perso i propri cari e auguro una rapida guarigione ai feriti. L'Ue è pienamente solidale con voi». Lo dichiara il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un tweet.
Aiuti anche da Russia e USA
La Russia ha inviato in Turchia due aerei con 100 soccorritori per aiutare le autorità turche nelle operazioni di salvataggio in corso in seguito al terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il sud est del Paese e il nord della Siria. Lo rende noto Anadolu.
Gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare «qualsiasi tipo di assistenza» ad Ankara mentre dall'Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.
«I miei pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria questa mattina, in particolare ai primi soccorritori che hanno lavorato così valorosamente per salvare le persone intrappolate dal terremoto. Il Regno Unito è pronto ad aiutare in ogni modo possibile»: lo ha twittato il premier britannico Rishi Sunak.