Scontro a fuoco Filippine: ucciso l'olandese rapito sette anni fa da ribelli islamisti

ATS

31.5.2019 - 11:00

L'olandese Horn, a sinistra, in compagnia dello svizzero Vinciguerra in una foto del 2012.
L'olandese Horn, a sinistra, in compagnia dello svizzero Vinciguerra in una foto del 2012.
Source: KEYSTONE/AP Tawi-Tawi Provincial Police Office

Un ostaggio olandese rapito sette anni fa da ribelli islamisti nelle Filippine è morto venerdì durante uno scontro a fuoco tra il gruppo armato Abu Sayyaf e militari di Manila nella foresta dell'isola di Sulu.

La vittima era stata rapita il primo febbraio 2012 insieme a un ornitologo svizzero – liberatosi nel 2014 – nella provincia di Tawi-Tawi, mentre stavano effettuando una spedizione per fotografare uccelli rari. Lo scontro fra Abu Sayyaf e i militari di Manila ha causato almeno sei morti tra i militanti e venti feriti, tra cui otto soldati. Lo hanno riferito le forze armate.

Ewold Horn, un appassionato di birdwatching, è stato ferito a morte durante un tentativo di fuga, mentre la battaglia era in corso vicino alla città di Patikul. L'olandese era stato sequestrato nel 2012 assieme a un amico svizzero, Lorenzo Vinciguerra, e a un compagno di viaggio filippino che riuscì a scappare poco dopo, seguito dall'ostaggio svizzero nel dicembre del 2014.

L'elvetico, tornato in patria, aveva indicato alla stampa di aver deciso di scappare nel mese di novembre, il giorno del suo compleanno, perché non voleva passare per la terza volta il Natale da prigioniero sull'isola di Jolo. Il giorno della fuga i suoi sequestratori stavano celebrando un matrimonio. L'amico olandese non ha voluto fuggire. «Mi ha detto di andarmene da solo, perché in due avremmo corso più rischi», aveva dichiarato Vinciguerra.

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