Ucraina Ucraina, il cerchio russo si stringe attorno a Kiev

ATS

25.2.2022

Venerdì le forze russe hanno rafforzato la presa intorno a Kiev, con combattimenti in corso dentro e attorno alla capitale ucraina. L'esercito ucraino sta facendo «tutto il possibile» per respingere l'invasione.

ATS

25.2.2022

Il giorno dopo che Vladimir Putin ha lanciato un massiccio attacco alla vicina Ucraina, che ha già provocato decine di morti e oltre 100.000 sfollati, sono stati segnalati i primi intensi combattimenti nella capitale.

Scambi di fuoco ed esplosioni si sono sentiti nel distretto di Obolon. Diversi scoppi sono stati uditi anche dal centro della città, secondo l'AFP. L'esercito ucraino ha sottolineato che il «fuoco di missili» era mirato a Kiev, affermando che ne ha distrutti due in volo.

Secondo il sindaco della città, Vitali Klitschko, questi colpi hanno ferito tre persone, una delle quali gravemente, in una zona residenziale nel sud-est della capitale.

Carri armati russi

Le forze ucraine hanno anche riferito di aver combattuto contro unità corazzate russe in due località a nord di Kiev: Dymer (45 km) e Ivankiv (80 km). Le truppe russe si stavano avvicinando alla capitale - deserta venerdì mattina, ma che normalmente conta quasi tre milioni di abitanti - da nord-est e da est, secondo l'esercito ucraino.

«Questa notte hanno iniziato a bombardare i quartieri civili. Ci ricorda (l'offensiva nazista) del 1941», ha detto venerdì mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video sui social media, pronunciando la frase in russo, all'attenzione dei cittadini russi.

Ha elogiato l'«eroismo» degli ucraini di fronte a un'invasione che secondo lui ha già lasciato 137 morti e 316 feriti da parte ucraina, assicurando che i suoi soldati stavano facendo «tutto il possibile» per difendere il Paese.

«La Russia dovrà parlare con noi prima o poi», ha aggiunto. «Prima inizia questa conversazione, minori saranno le perdite per la Russia stessa». Il Ministero della difesa ucraino ha invitato i civili a prendere le armi.

«Decapitare il governo»

Durante la notte, dopo l'instaurazione del coprifuoco a Kiev e mentre Zelensky decretava la mobilitazione generale, fonti militari occidentali hanno indicato che le forze russe avevano già acquisito la «totale superiorità aerea» in Ucraina.

Il loro obiettivo è «decapitare il governo» dell'Ucraina e sostituirlo con uno favorevole a Mosca, secondo queste fonti. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che la Russia vuole «liberare» gli ucraini dall'«oppressione», sembrando confermare l'obiettivo di un capovolgimento del potere.

Zelensky si è lamentato del fatto che l'Ucraina sia stata «lasciata sola» di fronte alle forze russe. La NATO, i cui leader si sono incontrati venerdì in videoconferenza, ha affermato che non dispiegherà truppe su suolo ucraino.

Giovedì anche il presidente statunitense Joe Biden ha ripetuto che gli Stati Uniti non avrebbero inviato soldati in Ucraina, ma che non avrebbero ceduto «un centimetro di territorio della NATO». Il Pentagono invierà altri 7.000 militari in Germania.

«Guerra totale»

La Francia accelererà il dispiegamento nell'ambito della NATO di soldati in Romania, Paese confinante con l'Ucraina, ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, pur volendo «lasciare la strada aperta» al dialogo con Mosca.

«La guerra è totale», ha detto venerdì il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian. «Il presidente Putin ha scelto (..) di togliere l'Ucraina dalla mappa degli Stati (...) La sicurezza del presidente Zelensky è un elemento centrale» e Parigi può «aiutarlo se necessario».

Si è detto «preoccupato per il futuro», soprattutto per la Moldova e la Georgia. Le due ex repubbliche sovietiche includono territori separatisti filo-russi. Vladimir Putin ha minacciato gli occidentali di una risposta «immediata» se avessero cercato di «interferire».

Sanzioni inasprite

Per ora, il campo occidentale è concentrato sull'inasprimento delle sanzioni contro la Russia, rendendo più difficile per le sue principali istituzioni finanziarie l'accesso ai mercati finanziari internazionali e limitando drasticamente il suo accesso alla tecnologia.

Joe Biden ha promesso di fare di Putin «un paria sulla scena internazionale». «I leader russi dovranno affrontare un isolamento senza precedenti», ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

I Ventisette, tuttavia, non sono arrivati al punto di escludere la Russia dal sistema di cambio bancario internazionale Swift, come richiesto da Kiev. Il presidente Zelensky ha invitato gli europei a chiedere ancora di più.

Dopo il crollo di giovedì mattina, venerdì i mercati azionari globali hanno ripreso a crescere.

Più di 100.000 sfollati

Circa 100.000 persone sono fuggite dalle loro case in Ucraina e migliaia hanno lasciato il loro Paese, ha affermato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

L'UE si è detta «pienamente preparata» ad accoglierli. Questo fine settimana è prevista una riunione dei ministri dell'Interno dell'Ue per discutere «l'impatto umanitario e sulla sicurezza» della crisi e le «misure di ritorsione», secondo un funzionario francese.

Centinaia di profughi sono già arrivati in Polonia. Circa 200 persone hanno trascorso la notte nella stazione polacca di Przemysl (sud-est), trasformata in un centro di accoglienza. In una lettera aperta al Consiglio federale, diverse organizzazioni chiedono alla Svizzera di accogliere 10'000 profughi dall'Ucraina.

L'offensiva russa è iniziata all'alba di giovedì, dopo che Vladimir Putin ha riconosciuto lunedì l'indipendenza dei territori separatisti ucraini nel Donbass, sponsorizzati da Mosca dal 2014.

Le proteste contro la guerra si sono svolte giovedì a Mosca, San Pietroburgo e in altre città russe. Più di 1.700 persone sono state arrestate in tutto il paese, secondo una ONG, dopo che le autorità russe hanno vietato tali manifestazioni. Altre manifestazioni si sono svolte in diverse città del mondo.

Gli Stati Uniti e l'Albania hanno chiesto un voto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite venerdì alle 21:00 su un progetto di risoluzione che condanna l'invasione dell'Ucraina e invita la Russia a ritirare immediatamente le sue truppe.