Crisi Ucraina Crisi Ucraina: la Gran Bretagna è pronta ad aiutare la Polonia

SDA

10.2.2022 - 17:09

Il premier polacco Mateusz Morawiecki (a destra) e il primo ministro Boris Johnson (a destra) si stringono la mano durante la conferenza stampa avvenuta prima del loro colloquio alla cancelleria di Varsavia in Polonia il 10 febbraio 2022.
Il premier polacco Mateusz Morawiecki (a destra) e il primo ministro Boris Johnson (a destra) si stringono la mano durante la conferenza stampa avvenuta prima del loro colloquio alla cancelleria di Varsavia in Polonia il 10 febbraio 2022.
KEYSTONE

La Gran Bretagna è sempre pronta ad aiutare la Polonia se sarà minacciata. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson oggi, giovedì, a Varsavia dove ha avuto un colloquio con l'omologo polacco Mateusz Morawiecki ed è stato ricevuto dal presidente Andrzej Duda.

Johnson ha sottolineato che in questa fase la Polonia «ha un ruolo chiave nella sicurezza europea» e che per questo motivo Londra ha deciso di inviare altri 350 soldati, che si uniranno ai 100 già presenti da alcuni mesi a causa della crisi polacco-bielorussa, per rafforzare con altri militari della Nato la difesa del confine orientale del Patto atlantico.

«Il nostro scopo è la de-escalation, dovremmo agire soprattutto attraverso la diplomazia, ma ci rifiutiamo di vivere in un mondo in cui uno Stato minaccia un paese vicino per condizionare le sue scelte», ha continuato Johnson, secondo il quale ogni paese, l'Ucraina compresa, ha diritto di aderire alle strutture internazionali che sceglie.

Secondo Morawiecki lo scopo di Putin è quello di disintegrare la Nato, perciò mostrare unità è ora ancora più importante. «L'Occidente deve risvegliarsi dal sonno geopolitico per difendere la pace, il benessere e la sicurezza», ha sostenuto il premier polacco.

Johnson ha anche affermato che «nessuno deve avere dubbi sul fatto che se la Russia fosse così insensata da compiere l'errore catastrofico di invadere parte dell'Ucraina, l'esercito ucraino, che conta una riserva di 200'000, forse 150'000 effettivi secondo i loro conti, combatterà». «Sarebbe un bagno di sangue – ha aggiunto – e credo che ciascuno in Russia debba saperlo.»

Durante la breve visita Johnson ha pure incontrato in una base militare i soldati britannici atterrati oggi sul suolo polacco.