Guerra in Ucraina Kiev cattura l'oligarca ucraino vicino a Putin

SDA

12.4.2022 - 22:08

Il tycoon ucraino Viktor Medvedchuk (sinistra) parla al presidente russo Vladimir Putin (destra) durante un incontro nel 2020 (foto d'archivio).
Il tycoon ucraino Viktor Medvedchuk (sinistra) parla al presidente russo Vladimir Putin (destra) durante un incontro nel 2020 (foto d'archivio).
KEYSTONE

Per Kiev era il traditore numero uno. Viktor Medvedchuk, deputato e leader dell'opposizione filorussa «Piattaforma di opposizione per la vita», è stato arrestato con un'operazione speciale dell'intelligence ucraina.

Sui profili ufficiali delle autorità, la sua foto in tuta mimetica seduto e ammanettato, lo sguardo perso nel vuoto e i capelli arruffati, rimbalza come un trofeo.

Perché l'oligarca ucraino di origini russe, considerato vicino a Vladimir Putin, è uno dei simboli dei «nemici interni» del presidente di Volodymyr Zelensky. Di più: è l'uomo che avrebbe voluto rubargli la poltrona.

Latitante dai primi giorni dell'invasione dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari, che stava scontando con l'accusa di alto tradimento per avere sostenuto le forze separatiste nel Donbass, era ritenuto tra i possibili candidati alla guida di un governo fantoccio, se Mosca fosse riuscita a conquistare Kiev. Imprenditore attivo in molti campi, tra cui energia e media, sarebbe giunto fino a curare ufficiosamente gli interessi di Putin nel Paese.

Mosca non rilascia commenti

La notizia della sua cattura è subito rimbalzata a Mosca, dove il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si è trincerato dietro un «no comment», spiegando di non poter al momento confermare un arresto che per il Cremlino rischia di diventare molto imbarazzante, anche per i possibili segreti strategici e militari custoditi da Medvedchuk.

Il suo arresto giunge mentre Kiev conferma di aver stilato un elenco di 100 «traditori» della patria. «L'Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l'Ong Honest Movement hanno inserito nel registro 73 politici, 13 funzionari delle forze dell'ordine, 13 media e un giudice».

L'elenco contiene dati sui presunti collaborazionisti di 14 regioni dell'Ucraina, mentre sono già stati aperti 637 procedimenti. Iniziative favorite dalla legge approvata dal Parlamento di Kiev il 3 marzo scorso, dieci giorni dopo l'inizio della guerra, «che criminalizza la collaborazione con l'invasore russo».

La procedura per schedare i «traditori», si spiega, prevede varie tappe. «Prima di aggiungere una persona alla lista, Honest Movement controlla il nome e collabora attivamente con le forze dell'ordine e le organizzazioni pubbliche per la verifica le informazioni, poi si aggiunge e la lista si può consultare su internet».

Un registro diviso in 4 categorie: politici, giudici e avvocati, media e forze dell'ordine. La stessa ong, poi, «continua a cercare collaboratori e incoraggia tutti coloro che hanno informazioni su questo a condividerle».