Guerra Attacco su vasta scala in Ucraina: «Rappresaglia per Bryansk»

SDA

9.3.2023 - 21:27

Bombardamento a tappeto, razzi, droni e anche missili ipersonici. Mosca sferra così l'attacco all'Ucraina più massiccio da settimane, colpendo 10 regioni con un totale di 81 razzi. È il 15esimo attacco su vasta scala dall'invasione nel febbraio 2022, il primo di questo secondo anno di guerra.

Alcune persone attorno al cratere creato da un razzo a Pisochyn, vicino a Kharkiv.
Alcune persone attorno al cratere creato da un razzo a Pisochyn, vicino a Kharkiv.
KEYSTONE/EPA/PAVLO PAKHOMENKO

Torna nel mirino anche la centrale di Zaporizhzhia, alimentando così nuovamente i timori per il pericolo di un incidente nucleare.

Mentre questa volta la Russia spiega i suoi motivi, affermando che si è trattato di una «massiccia rappresaglia» per «l'attacco terroristico» nella regione frontaliera di Bryansk.

Anche la capitale, Kiev torna sotto attacco e non accadeva da tempo. Sono caduti due razzi: uno ha puntato e colpito un impianto energetico e il 40% degli abitanti della capitale è rimasto senza riscaldamento.

L'altro è stato distrutto in volo dalla difesa aerea ma i resti hanno riportato la paura in un quartiere ai confini occidentali della città, Sviatoshyn, con vetri infranti, auto andate in fumo e un cratere lasciato sull'asfalto accanto a giardini con i giochi per bambini. Tre le persone ferite qui.

Ma il bilancio della notte di attacchi è di almeno 11 morti in tutto il Paese, i feriti sono 22. A Leopoli si contano cinque delle vittime.

Lanciati 81 missili in totale

La guerra è arrivata dal cielo e con una violenza con pochi precedenti: «Gli attacchi delle unità militari russe all'Ucraina della notte sono partiti da tre mari: il Mar Nero, il Mar d'Azov, il Mar Caspio. Hanno usato tutti i tipi di missili che hanno, anche per distrarre la contraerea», ha detto il portavoce del Comando delle forze aeree ucraine Yurii Ignat.

In tutto 81 missili. Tra questi sei erano gli ipersonici Kinzhal, che la forza aerea di Kiev non è in grado di intercettare, ha reso noto il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaloujny, il quale ha anche comunicato che le forze ucraine hanno abbattuto 34 missili e quattro droni Shahed.

«Il nemico ha lanciato 81 razzi, cercando di intimidire nuovamente gli ucraini, tornando alle loro patetiche tattiche. Gli occupanti possono solo terrorizzare le persone pacifiche. Questo è tutto ciò che possono fare. Ma questo non li aiuterà», il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto così giovedì.

Mosca: «Rappresaglia per l'attacco a Bryansk»

Ma Mosca tira dritto e scandisce la sua versione: «Armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall'aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici Kinzhal, hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari, imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano» in Ucraina, ha affermato il ministero della Difesa russo, precisando che si è trattato di una «massiccia rappresaglia» per «l'attacco terroristico» nella regione frontaliera di Bryansk da parte di un commando infiltrato dall'Ucraina.

Dichiarazione questa che segna una delle novità di questo attacco, insieme all'impiego dei micidiali missili ipersonici.

Ursula von der Leyen: «È un crimine di guerra»

Giovedì sera ha reagito la Casa Bianca bollando gli ultimi attacchi come «brutali e ingiustificati».

Mentre la presidente della Commissione Ue ha sentito Zelensky: «L'attacco deliberato della Russia contro i civili e la rete energetica è un crimine di guerra. Ciò rafforza la nostra comune determinazione a continuare a progredire negli sforzi di riforma dell'Ucraina nel percorso di adesione in Ue».

Timori per la centrale nucleare di Zaporizhzhia

L'Europa intanto tiene gli occhi puntati sulla centrale nucleare più grande del continente, Zaporizhzhia dopo che l'impianto è stato tagliato fuori dalla rete elettrica in seguito all'attacco.

«Sosteniamo tutte le iniziative per mettere in sicurezza» la centrale «perché occupare una centrale civile è contro tutti gli accordi internazionali e crea una situazione molto pericolosa», ha detto la commissaria Ue all'Energia Kadri Simson.

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha a sua volta messo in guardia dai rischi legati alle ripetute interruzioni di corrente nella centrale.

Ma è Energoatom, l'operatore ucraino per il nucleare, che rievoca l'incubo: «I russi stanno mettendo il mondo sull'orlo di una catastrofe nucleare. E questo avviene il giorno dopo i negoziati con le Nazioni Unite sulla smilitarizzazione» della la centrale, ha affermato.