UcrainaUcraina: le principali reazioni internazionali
SDA
24.2.2022 - 10:36
L'attacco della Russia all'Ucraina, anche se prevedibile, ha destato molte reazioni di stupore e di condanna. Una rapida carrellata delle principali prese di posizioni delle nazioni più importanti.
Keystone-SDA
24.02.2022, 10:36
SDA
La Polonia
Varsavia ha chiesto l'attivazione dell'articolo 4 del trattato Nato. Lo rende noto il governo polacco. L'articolo prevede che le parti «si consulteranno quando, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata».
L'ambasciatore polacco a Bruxelles, dove ha sede la Nato, «ha presentato una richiesta al segretario generale della Nato, insieme a un gruppo di alleati», ha detto il portavoce del governo polacco Piotr Mueller. L'Ucraina non è un membro della Nato, ma l'alleanza ha ripetutamente condannato le aggressioni della Russia contro il suo vicino.
«C'è una minaccia per l'intero mondo libero, pertanto il governo estone ha deciso di innescare le consultazioni ai sensi dell'articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico, in cooperazione con altri alleati, tra cui Lettonia, Lituania e Polonia», scrive su Twitter la premier estone Kaja Kallas. «Le consultazioni Nato sul rafforzamento della sicurezza degli Alleati devono essere avviate al più presto per attuare misure aggiuntive per garantire la difesa dei paesi Nato», conclude Kallas.
L'OSCE
In una nota l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) condanna «fermamente l'azione militare della Russia contro l'Ucraina. Questo attacco all'Ucraina mette a serio rischio la vita di milioni di persone ed è una grave violazione del diritto internazionale e degli impegni presi dalla Russia. Chiediamo l'immediata cessazione di tutte le attività militari».
«Questo pomeriggio la presidenza di turno polacca convocherà una riunione rafforzata del Consiglio permanente dell'Osce a livello ministeriale», scrivono il presidente dell'organizzazione e ministro degli esteri polacco Zbigniew Rau e la segretaria generale dell'Osce Helga Maria Schmid.
L'Unione Europea
«Condanno con forza l'attacco militare della Russia contro l'Ucraina che viola in modo flagrante lo Statuto del Consiglio d'Europa e la Convenzione europea dei diritti umani», ha dichiarato Marija Pejcinovic Buric, segretaria generale del Consiglio d'Europa, di cui sia la Federazione Russa che l'Ucraina sono Stati membri. «Con il comitato dei ministri e l'assemblea parlamentare – ha aggiunto – prenderemo rapidamente le misure necessarie per rispondere alla situazione attuale.»
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che «nel corso della giornata di oggi presenteremo un massiccio pacchetto di sanzioni» con cui indeboliremo l'economia russa «ai leader dell'Ue per l'approvazione».
«Non permetteremo a Vladimir Putin di rimpiazzare lo Stato di diritto con la forza e la spietatezza», ha proseguito aggiungendo che «l'Ue sta con l'Ucraina e con il suo popolo: continueremo a sostenerli. L'Ucraina prevarrà». «Adotteremo il più duro pacchetto di misure mai adottato», aggiunge l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera Josep Borrell.
La Francia
Il presidente francese Emmanuel Macron – che detiene la presidenza di turno dell'Unione europea e che questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, il quale gli ha «chiesto interventi multipli per sostenere l'Ucraina» e lanciano un appello all'unità degli europei – «condanna fermamente la decisione della Russia di dichiarare guerra all'Ucraina» e chiede «la fine immediata» delle operazioni militari russe.
Stando all'Eliseo Macron ha convocato il consiglio nazionale di difesa per le 09.00.
La Germania
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che l'operazione militare russa è «una violazione eclatante» del diritto internazionale. Un'operazione «che non può essere giustificata da nulla». «La Germania condanna nel modo più aspro questo atto senza scrupoli del presidente Putin. La Russia deve immediatamente mettere fine a questa azione militare. E' un giorno spaventoso per l'Ucraina e un giorno nero per l'Europa», ha concluso.
«Cari cittadine e cittadini oggi ci siamo svegliati in un altro mondo»: lo ha detto la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock in una dichiarazione a Berlino. «Siamo senza parole, ma non siamo inermi», ha aggiunto, annunciando il coordinamento con i partner per approvare nuove «durissime» sanzioni.
L'Italia
Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha definito l'attacco della Russia «ingiustificabile» e ha espresso la vicinanza del suo paese al popolo e alle istituzioni ucraine. «Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione».
Alle 10.00 è stata convocata a Palazzo Chigi una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. La Farnesina ha inoltre convocato l'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov.
La Spagna
«Il governo spagnolo condanna l'aggressione della Russia in Ucraina ed esprime la propria solidarietà al governo e al popolo ucraino»: è quanto scritto in un tweet dal premier Pedro Sánchez. «Rimango in stretto contatto con i nostri soci e alleati della Nato per coordinare la nostra risposta», ha aggiunto.
Anche il primo ministro irlandese Micheál Martin ha condannato l'azione militare intrapresa da Mosca «contro il popolo sovrano dell'Ucraina». Il leader irlandese ha sottolineato anche che la Russia «pagherà un prezzo molto alto» per la sua decisione di attaccare. «Dio aiuti il popolo ucraino», ha aggiunto.
La Finlandia e la Svezia
Finlandia e Svezia, che non sono membri della Nato, hanno condannato l'attacco russo all'Ucraina, denunciando, nelle rispettive dichiarazioni, «un attacco all'ordine di sicurezza europeo». La crisi in Ucraina e la minaccia russa hanno anche riacceso il dibattito nei due paesi sull'adesione all'Alleanza.
Ad Helsinki è stato convocato in mattinata un incontro di emergenza tra il presidente Sauli Niinistö e la premier Sanna Marin. Da parte sua, la Norvegia, membro della Nato, ha condannato una «grave violazione del diritto internazionale» e ha annunciato il trasferimento della sua ambasciata da Kiev a Leopoli, nell'ovest del paese.
La Romania
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha duramente condannato l'operazione militare russa in Ucraina, paese che confina con la Romania. «L'attacco – si legge in un comunicato ufficiale – rappresenta una flagrante violazione dei principi di diritto internazionale e della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina.
La Russia dovrà rispondere di quest'azione assolutamente illegale». Intanto, questa mattina un aereo da guerra ucraino ha violato lo spazio aereo romeno, venendo intercettato da due F16 dell'aviazione romena e scortato alla base di Bacau.
La Cina e il Giappone
Il premier giapponese Fumio Kishida, al termine del Consiglio di sicurezza nazionale, ha detto che l'invasione russa dell'Ucraina «scuote le fondamenta dell'ordine internazionale, che non consente tentativi unilaterali di cambiare lo status quo». Tokyo «condanna fermamente la Russia. Coordineremo gli sforzi con la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, e affronteremo questo problema rapidamente».
La Cina «segue da vicino gli ultimi sviluppi sull'Ucraina e sollecita tutte le parti a prestare moderazione e a evitare che la situazione vada fuori controllo», ha detto la portavoce del ministero degli esteri Hua Chunying nel briefing quotidiano.