USA Biden in South Carolina per gli afroamericani ma contestato per Gaza

SDA

8.1.2024 - 21:17

Joe Biden sbarca a Charleston nel luogo di uno dei peggiori massacri razzisti degli ultimi anni nel tentativo di riconquistare il voto degli afroamericani sfiduciati e delusi dalla sua presidenza. Ma si scontra con un gruppo di manifestanti pro-Gaza che lo interrompe durante il discorso contestandogli il sostegno incondizionato ad Israele e accusandolo di non dare lo stesso valore alle migliaia di vittime innocenti nella Striscia.

Il presidente Joe Biden parla alla Mother Emanuel AME Church di Charleston, lunedì 8 gennaio 2024, dove nove fedeli sono stati uccisi in una sparatoria di massa da un suprematista bianco nel 2015. 
Il presidente Joe Biden parla alla Mother Emanuel AME Church di Charleston, lunedì 8 gennaio 2024, dove nove fedeli sono stati uccisi in una sparatoria di massa da un suprematista bianco nel 2015. 
KEYSTONE/AP Photo/Stephanie Scarbrough

Keystone-SDA

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Joe Biden sbarca a Charleston nel tentativo di riconquistare il voto degli afroamericani sfiduciati e delusi dalla sua presidenza.
  • Si è scontrato però con un gruppo di manifestanti pro-Gaza.
  • Il voto degli afroamericani, soprattutto in South Carolina, è stato essenziale nel 2020.

In South Carolina, il commander-in-chief che ha portato la prima donna nera alla Corte Suprema ha visitato la Methodist Episcopal Church, dove nel 2015 un suprematista bianco uccise il pastore e otto fedeli. «Il suprematismo bianco è il veleno del nostro Paese», ha avvertito dal pulpito ricordando di aver partecipato da vice presidente, assieme a Barack Obama, ai funerali del reverendo Clementa Pinckney e di essere tornato due giorni dopo nella stessa chiesa per pregare con un gruppo di fedeli per il figlio Beau, morto di cancro qualche settimana prima.

A metà discorso Biden è stato però interrotto da un gruppo di manifestanti pro-Gaza che hanno urlato «cessate il fuoco subito». «Se davvero avete a cuore le vite perse qui, allora dovreste onorare le vite perse in Palestina», ha gridato una donna che è stata poi allontanata dal Secret Service assieme agli altri.

«Capisco la vostra rabbia», ha risposto Biden assicurando di essere impegnato con Israele per proteggere i civili palestinesi nella Striscia. «Ho lavorato privatamente con il governo israeliano per convincerlo a ridurre le operazioni e lasciare in modo significativo Gaza», ha dichiarato.

Voto degli afroamericani essenziale nel 2020

«La verità è sotto attacco nel nostro Paese, così come la democrazia e i diritti», ha proseguito il presidente, ricordando i linciaggi subiti negli anni da tanti neri. Il voto degli afroamericani, soprattutto in South Carolina, è stato essenziale nel 2020 prima per ottenere la nomination democratica e poi per sconfiggere Donald Trump ma da allora il gradimento tra gli elettori neri si è eroso.

Secondo un sondaggio del New York Times, il 22% degli afroamericani in sei stati chiave ha dichiarato che voterebbe per il tycoon e lo stesso Obama, con il quale il presidente ha avuto un pranzo privato qualche settimana fa, ha sollecitato il suo ex vice a rendere più aggressiva la sua campagna avvertendolo che Trump è un candidato molto più forte di quanto tanti democratici pensino.

Momento delicato per Biden

Dalla guerra a Gaza alla crisi dei migranti al confine con il Messico, per Biden è un momento molto delicato nel percorso verso la rielezione alla Casa Bianca. E nonostante il successo, quasi insperato, di un accordo bipartisan sul tetto della spesa pubblica, il caso Austin ha alzato un nuovo polverone.

Il presidente ha ribadito la «piena fiducia» nei confronti del segretario alla Difesa ma l'irritazione è palpabile, tanto più che sulla vicenda sono emersi nuovi dettagli inquietanti. Ad esempio il fatto che quando il 2 gennaio la vice segretaria alla Difesa Kathleen Hicks ha iniziato ad assumere alcune delle responsabilità del capo del Pentagono nemmeno lei sapeva del ricovero in ospedale. Ne è venuta a conoscenza solo due giorni dopo, quando è stato informato il consiglio di sicurezza nazionale.

La portavoce di Biden Karine Jean-Pierre ha assicurato che il presidente «non vede l'ora» che Austin ritorni al suo posto garantendo «la massima trasparenza» dell'amministrazione sul caso. Mentre Trump ne ha subito approfittato per attaccare l'amministrazione e Biden. «Il fallimentare segretario alla Difesa Lloyd Austin – ha scritto il tycoon sul suo social Truth – dovrebbe essere licenziato immediatamente per condotta professionale impropria e inadempienza ai propri doveri. È scomparso per una settimana e nessuno, incluso il suo capo, il corrotto Joe Biden, aveva la minima idea di dove fosse».