I giudici insorgono Stati Uniti: la Corte Suprema contro Trump

ATS /  pab

21.11.2018 - 23:59

John Roberts
John Roberts
Source: KEYSTONE/AP/ROGELIO V. SOLIS

Il presidente statunitense deve rispettare l'indipendenza dei giudici. Un monito rarissimo quello lanciato dal giudice capo della Corte Suprema degli Stati Uniti, John Roberts, che respinge con forza le critiche di Donald Trump alla magistratura accusata di fare politica.

L'ultimo attacco del tycoon era rivolto contro il magistrato della corte distrettuale federale di San Francisco che ha bloccato la stretta sul diritto di asilo dei migranti. Roberts è uno dei saggi conservatori nominato da George W. Bush.

Trump si è spinto anche oltre, chiamando l'intera corte distrettuale di San Francisco "una vergogna" per il paese.

Troppo per il presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti, John Roberts, che è intervenuto con una dichiarazione affidata alla stampa.

"Non ci sono giudici di Obama o giudici di Trump o giudici di Clinton, ma solo uno straordinario gruppo di giudici federali dediti a fare il loro dovere", afferma il magistrato, sottolineando come "l'indipendenza e l'integrità della magistratura nel nostro paese è un cosa di cui tutti dovremmo essere grati".

La reazione di Trump

Il monito di Roberts colpisce Trump mentre gioca a golf nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, dove si è recato per le celebrazioni del Thanksgiving. Trump replica su Twitter a stretto giro di posta: "Mi dispiace, ma i giudici di Obama esistono davvero e hanno un punto di vista molto diverso dalla gente incaricata di garantire la sicurezza del nostro paese".

Durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016 l'allora candidato Trump criticò duramente Roberts per aver dato nel 2012 il voto decisivo che salvò l'Obamacare, l'odiata riforma sanitaria di Barack Obama.

Gli attacchi di Trump alla magistratura, da quando è alla Casa Bianca, non si contano, come quando si scagliò contro il giudice di origini ispaniche che indagava sulla Trump University definendolo "un messicano" non in grado di giudicare in maniera equa. O come la volta che, reagendo al blocco del bando sui musulmani, parlò di magistratura politicizzata.

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