Vaticano Vaticano: fondi Segreteria Stato, in 10 a giudizio, anche cardinale

SDA

3.7.2021 - 13:00

Il Presidente del Tribunale Vaticano ha disposto oggi la citazione a giudizio degli imputati nell'ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il processo avrà inizio all'udienza del prossimo 27 luglio.
Il Presidente del Tribunale Vaticano ha disposto oggi la citazione a giudizio degli imputati nell'ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il processo avrà inizio all'udienza del prossimo 27 luglio.
Keystone

Il Presidente del Tribunale Vaticano ha disposto oggi la citazione a giudizio degli imputati nell'ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il processo avrà inizio all'udienza del prossimo 27 luglio.

Le indagini erano state avviate nel luglio 2019 su denuncia dell'Istituto per le Opere di Religione e dell'Ufficio del Revisore Generale.

La citazione a giudizio riguarda personale ecclesiastico e laico della Segreteria di Stato e figure apicali dell'allora Autorità di Informazione Finanziaria, nonché personaggi esterni, attivi nel mondo della finanza internazionale: in tutto si tratta di 10 persone, compreso il cardinale Angelo Becciu, e 4 società.

Il processo che si aprirà il 27 luglio riguarderà, fra gli altri, René Brülhart, al quale l'accusa contesta il reato di abuso d'ufficio; monsignor Mauro Carlino, per estorsione e abuso di ufficio; Enrico Crasso, per peculato, corruzione, estorsione, riciclaggio ed autoriciclaggio, truffa, abuso d'ufficio, falso materiale di atto pubblico commesso dal privato e falso in scrittura privata.

Un comunicato della Sala stampa della Santa Sede spiega che le attività istruttorie, svolte anche con commissioni rogatoriali in numerosi altri paesi stranieri (Emirati Arabi Uniti, Gran Bretagna, Jersey, Lussemburgo Slovenia, Svizzera), «hanno consentito di portare alla luce una vasta rete di relazioni con operatori dei mercati finanziari che hanno generato consistenti perdite per le finanze vaticane, avendo attinto anche alle risorse, destinate alle opere di carità personale del Santo Padre».

«L'iniziativa giudiziaria è direttamente collegabile alle indicazioni e alle riforme di Sua Santità Papa Francesco, nell'opera di trasparenza e risanamento delle finanze vaticane «, sottolinea ancora la Sala stampa vaticana.