Venezuela Venezuela: Ue, Usa e Canada aprono alla revoca delle sanzioni

SDA

26.6.2021 - 11:40

Apertura a livello internazionale su possibili revoche delle sanzioni nei confronti del Venezuela.
Apertura a livello internazionale su possibili revoche delle sanzioni nei confronti del Venezuela.
Keystone

Vi è un'apertura a livello internazionale su possibili revoche delle sanzioni nei confronti del Venezuela.

Di fronte ai «progressi sostanziali e credibili» registrati in Venezuela nella prospettiva di «ripristinare i processi e le istituzioni democratiche fondamentali», Unione europea, Stati Uniti e Canada hanno infatti reso noto di essere «disposti a rivedere le politiche di sanzioni basate su progressi significativi in un negoziato globale» fra governo e opposizione.

Questa posizione è stata manifestata attraverso un comunicato congiunto firmato dall'Alto rappresentante della Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e dal ministro degli Esteri canadese, Marc Garneau.

Nel documento si sottolinea comunque che «rimaniamo profondamente preoccupati per la crisi in corso in Venezuela e il suo impatto regionale e globale».

«Una soluzione pacifica alla esistente profonda crisi politica, sociale ed economica – si sottolinea – deve venire dallo stesso popolo venezuelano attraverso negoziati globali gestiti dallo stesso Venezuela, con la partecipazione di tutte le parti interessate».

Un processo negoziale completo e limitato nel tempo, sostiene il documento, «dovrebbe ripristinare le istituzioni del paese e consentire a tutti i venezuelani di esprimersi politicamente attraverso elezioni locali, parlamentari e presidenziali credibili, inclusive e trasparenti».

Ue, Usa e Canada chiedono quindi «il rilascio senza condizioni di tutti coloro che sono ingiustamente detenuti per motivi politici, garanzie di indipendenza dei partiti politici, libertà di espressione anche per i membri della stampa e la fine delle violazioni dei diritti umani».

Chiediamo, si dice infine, «condizioni elettorali che rispettino gli standard internazionali per la democrazia a partire dalle elezioni locali e regionali previste per novembre 2021» e «rimaniamo impegnati ad affrontare la terribile crisi umanitaria esistente in Venezuela e accogliamo con favore un ulteriore accordo tra tutti gli attori politici in Venezuela per consentire l'accesso illimitato all'assistenza umanitaria, che includa cibo, medicine e materiali per far fronte alla pandemia da Covid-19».