Guerra in UcrainaIl vertice UE chiude a notte fonda e frena sui jet a Kiev
SDA
10.2.2023 - 07:15
Alla fine, ha prevalso la linea del presidente Charles Michel: chiudere il vertice dei leader in un solo giorno, a costo di fare notte fonda.
Keystone-SDA
10.02.2023, 07:15
10.02.2023, 08:15
SDA
Dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 trovano una quadra: più attenzione al controllo e alla protezione delle frontiere da un lato, flessibilità sull'uso dei fondi esistenti ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall'altro.
È una mediazione destinata a tornare sul tavolo dei leader al Consiglio europeo di fine marzo. Del resto l'appuntamento di febbraio a avuto un solo vero protagonista: Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino tuttavia non torna a Kiev con il bottino pieno: «È impossibile consegnare gli aerei all'Ucraina a breve», ha spiegato Emmanuel Macron.
La frenata della Francia è significativa anche perché arriva dopo il vertice a tre all'Eliseo tra Macron, Olaf Scholz e Zelensky. È a loro due che Kiev puntava innanzitutto per trainare l'Europa verso l'invio dei jet di cui l'Ucraina ritiene di avere assoluto bisogno. In conclusione, tuttavia, il pressing dei Baltici e della Polonia non ha trovato il consenso necessario tanto che anche Ursula von der Leyen e Charles Michel sono rimasti prudenti.
L'incontro dell'Eliseo è stato anche il casus belli del nuovo scontro tra Macron e la premier italiana Giorgia Meloni. Macron, interpellato dai cronisti, ha plasticamente fotografato il gelo con Roma: «non c'è stato nessun bilaterale con Meloni, ma ci siamo incrociati. Io rispetto sempre le persone e le loro scelte, è una questione di principio».
Fra poche ore Meloni però illustrerà quelli che, secondo Palazzo Chigi, sono i passi avanti registrato al summit su migranti e dossier economici. «Sono molto soddisfatta del Consiglio europeo», ha sottolineato la presidente uscendo dall'Europa Building.