Guerra in Ucraina «Zelensky chiedeva più armi, Biden perse le staffe»

SDA

31.10.2022 - 19:47

Joe Biden ha perso la pazienza e «alzato la voce» con Volodymyr Zelensky accusandolo di essere ingrato verso gli Stati Uniti e la sua amministrazione in una conversazione del 15 giugno.

Il presidente statunitense Joe Biden il 28 ottobre durante un intervento a Filadelfia.
Il presidente statunitense Joe Biden il 28 ottobre durante un intervento a Filadelfia.
KEYSTONE

Dall'inizio dell'invasione russa il presidente americano e quello ucraino si sono parlati regolarmente, almeno una volta al mese, ma secondo quanto hanno riferito quattro fonti informate a Nbc news una di queste telefonate ha preso una piega inaspettata che ha rischiato di logorare i rapporti tra i due leader.

Biden aveva appena finito di annunciare a Zelensky un altro miliardo di aiuti militari all'Ucraina quando, hanno raccontato fonti al corrente della telefonata, il presidente ucraino ha iniziato a stilare un elenco di tutte le armi di cui le sue forze avevano bisogno e che ancora non avevano ottenuto.

A quel punto il presidente Usa ha perso le staffe e ha fatto presente a Zelensky, in modo piuttosto deciso, che la sua amministrazione stava mettendo un impegno senza precedenti per aiutare Kiev rimproverandolo di non «dimostrare abbastanza gratitudine» nei confronti degli Stati Uniti.

Parole forti ma arrivate dal leader di un Paese che più di ogni altro al mondo ha sostenuto in questi mesi la resistenza dell'Ucraina contro la Russia con uno stanziamento, solo di armi, di 17,6 miliardi di dollari. Senza contare gli aiuti umanitari e finanziari copiosamente erogati da Washington in un momento non facile dell'economia americana.

Funzionari dell'amministrazione hanno chiarito che la telefonata non ha lasciato strascichi nei rapporti tra Biden e Zelensky e già il giorno stesso il presidente ucraino espresse in un videomessaggio la sua «gratitudine» verso l'amministrazione Usa per il sostegno. Ma, secondo le fonti, da mesi il presidente americano era infastidito dal fatto che il leader di Kiev continuasse a lamentarsi pubblicamente delle armi che gli Stati Uniti non avevano ancora fornito.

La reazione stizzita di Biden nella telefonata rivela anche il timore che sia in Congresso che tra gli americani, oberati da un costo della vita alle stelle, cominci a serpeggiare un po' di insofferenza verso il sostegno all'Ucraina. Una riluttanza che potrebbe costare cara ai democratici nelle elezioni di Midterm l'8 novembre.

Non è un caso che i contenuti della conversazione siano stati rivelati proprio ora, quando Biden si prepara a chiedere al Congresso l'ennesimo via libera per ulteriori aiuti a Kiev – si parla della cifra astronomica di 50 miliardi di dollari che includa armi e aiuti finanziari – prima del voto di metà mandato dopo il quale i democratici rischiano di perdere il controllo della Camera.

Il leader dei repubblicani, Kevin McCarthy, destinato a prendere il posto di Nancy Pelosi in caso di vittoria del Grand Old Party, ha già minacciato che da Washington non partiranno più «assegni in bianco» per l'Ucraina.