Una veduta aere degli scavi
Una veduta aere degli scavi
Stupore per 4 grandi tumuli, che rimandano a quelli etruschi. Le sepolture nella «grande necropoli» sono circa 700.
Giubiasco non finisce di sorprendere gli archeologi. Lo scavo nella «grande necropoli» ha riportato alla luce 4 grandi tumuli - che rimandano alle famose tombe etrusche (dove una struttura costruita «a collina» racchiudeva sepolture di grande importanza). Una prima assoluta per il Cantone Ticino.
Da inizio Novecento agli anni ’60, nelle vicinanze dell’area in corso di scavo, sono state riportate alla luce circa 700 sepolture, databili fra età del Bronzo e la Romanità; formano la «grande necropoli» di Giubiasco. I corredi che accompagnano le oltre 30 tombe finora scavate sono ricchi, indice di una popolazione che le vie di transito resero di ceto alto.
L’area interessata dall’indagine archeologica si trova tra Viale 1814 e Via Ferriere. I tumuli di Giubiasco – Sotto le Vigne verranno aperti nei prossimi giorni.