Sentenza Abuso di una 17enne a Lugano: fu violenza carnale aggravata

SwissTXT / pab

16.1.2020

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

I due giovani a processo da mercoledì alle assise criminali di Lugano per un episodio di violenza avvenuto nel 2017 sono stati condannati. 

È stata pronunciata giovedì la sentenza contro i due giovani accusati di aver violentato nel 2017 una 17enne in un bagno a Lugano. Entrambi sono stati condannati per violenza carnale aggravata e coazione sessuale.  

Per il 27enne kosovaro la pena è di 5 anni di carcere, al tremine dei quali sarà espulso dalla Svizzera per 8 anni.

Il 26enne svizzero invece è stato condanato a quattro anni e tre mesi sospesi, per consentire un trattamento stazionario. 

Violenza in modalità di gruppo

L'inchiesta, condotta dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, ha appurato che i due hanno convinto la giovane ad entrare nel bagno. Quest'ultima, imbottita di psicofarmaci e in lacrime, ha tentato invano di divincolarsi.

La violenza dunque c’è stata, ed è aggravata dalla modalità di gruppo. La corte presieduta dal giudice Amos Pagnamenta ha quindi riconosciuto i fatti come ricostruiti dall’accusa e ne ha confermato la gravità.

Nulla cambia, ha spiegato il giudice, che la violenza si sia consumata in un ambiente dove droga, psicofarmaci, alcool e sesso erano la normalità.

Più versioni date dal 27enne

Il 26enne aveva da subito ammesso i fatti, asserendo però di essere stato trascinato dal 27enne.

Quest'ultimo invece ha sempre negato che ci sia stata violenza e parlato di un rapporto consenziente cambiando molteplici volte la sua versione dei fatti. Talmente tante versioni che il giudice Amos Pagnamenta, ha definito questo atteggiamento un «record» del quale c’è poco da vantarsi.

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