«La Fortezza»Al via il rilancio dei castelli di Bellinzona, a partire dal nome
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5.4.2023
Ribattezzati «La Fortezza»: la progettazione definitiva non è ancora conclusa, ma con questa stagione si introduce già una nuova grafica e il nuovo sito.
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05.04.2023, 20:22
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A Bellinzona inizia a prendere forma il rilancio dei castelli, ribattezzati «La Fortezza». La progettazione definitiva non è ancora conclusa, ma con questa stagione si introduce già una nuova grafica e il nuovo sito. Due tasselli indispensabili per valorizzare al massimo il sito che, dal 2000, fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Un gong dà il via a «playlist», la prima esposizione creata ad hoc per La Fortezza di Bellinzona. Una mostra che ripercorre un'evoluzione dei suoni fino ad arrivare all'apice, all'orchestra. E proprio la musica sarà il filo conduttore di tutta la stagione 2023.
«La celebrazione della musica tramite questa mostra, e quella seguente a Castelgrande, avrà il suo epilogo dal 21 al 24 settembre con la Festa federale di musica popolare, che non è un singolo evento, ma è l'Evento di quest'anno e di questi ultimi anni, importantissimo sia in quantità di spettatori che ci attendiamo, ma anche in qualità dell'offerta», dice ai microfoni della RSI Juri Clericetti, direttore dell'Organizzazione turistica Bellinzonese e Alto Ticino.
Trasformare la fortezza in una delle principali attrazioni della Svizzera
Quest'anno, come detto, è stata introdotta una nuova veste grafica, che si può vedere anche in Piazza del Sole. Una rappresentazione della Fortezza al suo massimo splendore su un'isola tra le nuvole. «Questo è il primo risultato del progetto di valorizzazione, con una nuova veste, una nuova immagine. Importantissima perché ha al suo centro quello che è un sistema difensivo unico nell'arco alpino e in Europa e che ci mette a disposizione, dal punto di vista turistico, una proposta che sicuramente possiamo valorizzare e sfruttare in ambito promozionale per smarcarci su questo aspetto a livello nazionale e internazionale», sottolinea Clericetti.
Ma a che punto è questo progetto di valorizzazione? Quello che vediamo oggi è l'antipasto di ciò che si vuole mettere in campo per trasformare la fortezza in una delle principali attrazioni turistiche e culturali della Svizzera. Un progetto che porterà a un cambio che avete definito epocale...
«La nostra intenzione è di avere mostre permanenti che siano aggiornate, da terzo millennio, ma che vadano a combinare sia le nuove tecnologie con elementi più classici, ma che permettano di parlare a tutti i visitatori, di tutte le età e di trasmettere dei messaggi chiari a livello di storia», risponde dal canto suo Davide Caccia, direttore del settore finanze e promozione economica.
«La museologia evolve, i musei cambiano e anche la nostra offerta espositiva evidentemente deve adattarsi a questi cambiamenti. Abbiamo tanto patrimonio da raccontare, tanta storia da raccontare e questa storia merita mostre di alto livello».
Un progetto che mira anche a migliorare i numeri dei pernottamenti, anche se nella capitale si è consapevoli che è inutile pensare di mettersi a competere con la vicina Locarno, con la quale si vuole invece collaborare.